Violenza sessuale, fenomeno in aumento: gli italiani “votano” la castrazione chimica

Dai sondaggi riguardo la violenza sessuale emerge che gran parte dell'Italia è d'accordo sull'introduzione della castrazione chimica. Inoltre, la causa principale delle molestie, secondo gli intervistati, riguarda l'educazione e non il comportamento delle vittime

Redazione
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La lotta contro la violenza sessuale è (purtroppo) un tema molto attuale e di cui si sta discutendo parecchio, soprattutto alla luce dei recenti episodi come quello dello stupro a Palermo. A tal proposito è stato effettuato un sondaggio Quorum/You Trend per Sky Tg 24, da cui emergono alcuni dati rilevanti, tra cui quello che vede il 66% degli intervistati convinto che i casi siano in aumento.

Violenza sessuale, castrazione chimica: il 66% favorevole

Un dato preoccupante riguarda il “no” da parte del 74% degli intervistati alla domanda riguardante la facilità di denuncia di una violenza sessuale. A tal proposito due fattori che, secondo il sondaggio, aiuterebbero in tal senso sono la garanzia di anonimato (32%) e il divieto di divulgazione giornalistica (21%), simbolo che a bloccare le vittime è spesso la paura delle conseguenze della denuncia.

Per quanto riguarda le misure che potrebbero nel lungo periodo andare a contrastare i casi di violenza sessuale, l’aumento delle pene detentive ha il 42% dei favori, ma anche la necessità di una legge più chiara e l’introduzione dell’educazione sessuale a livello scolastico sono tra le risposte più quotate. A tal proposito, è interessante il fatto che il 66%, ossia i 2/3, degli intervistati sia favorevole alla castrazione chimica, supportata soprattutto dagli elettori di centrodestra.

Sì all’educazione sessuale, no alla limitazione delle donne

Passando alle cause, l’86% degli intervistati è d’accordo sul fatto che sia carente l’educazione da parte delle famiglie sotto questo aspetto, così come il 76% denuncia la mancanza di un’educazione sessuale nelle scuole. Il 77% è il consenso che ha trovato la domanda sull’indole violenta degli uomini e, rispettivamente, 74% e 73% sono le percentuali della visione distorta causata dalla pornografia e dalla cultura patriarcale.

Chiaro è il pensiero che il problema sia alla base del comportamento maschile da parte degli intervistati, come mostra l’83% che considera l’educazione dei ragazzi come soluzione principale, di fronte a un 14% che pensa invece che serva concentrarsi sull’insegnare alle ragazze a proteggersi.

Tema molto discusso è poi l’influenza del comportamento e dell’abbigliamento delle vittime, anche a seguito della polemica sulle dichiarazioni di Giambruno. A tal proposito, il 74% è convinto che non sia un fattore che contribuisca, in linea sempre con l’idea che emerge dal sondaggio che la lotta debba andare a contrastare la violenza sessuale denunciando e combattendo contro essa, senza limitare le donne.

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