Pietrasanta, baby gang picchia disabile e manda il video sui social: spunta anche la droga  

Redazione
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Sei ragazzi, tra cui cinque minorenni, denunciati per lesioni aggravate. Perquisite le  abitazioni: trovati grammi di hashish e marijuana 

Un gruppo di bulli formato da sei giovani, cinque dei quali minorenni, sono stati denunciati per lesioni aggravate dopo che hanno aggredito un 29enne migrante di origini africane affetto da disabilità psichica. Il fatto è accaduto lunedì 9 maggio in un parco pubblico di Pietrasanta, comune in provincia di Lucca, dove la baby gang non solo ha aggredito sia verbalmente che fisicamente l’uomo ma ha anche ripreso l’aggressione con il telefono diffondendo il video via social. Nella ripresa, diffusa per vanto, si sentono i ragazzi chiamare il migrante ‘buba’ e tra insulti razziali si vedono diversi di loro picchiare la vittima che reagisce urlando ai colpi. Sempre nel video si sentono altri ragazzi che urlano ai bulli di smetterla dato che, appunto, l’episodio violento è avvenuto in un parco pubblico.

Il video condiviso sui social

Le immagini mostrano che quattro ragazzi della baby gang hanno picchiato la vittima in contemporanea, oppure, si alternavano per colpire il migrante uno ad uno come fosse un bersaglio. Hanno utilizzato anche un ombrello come arma per l’aggressione. Il 29enne è stato prima accerchiato, poi provocato e infine picchiato. I carabinieri di Pietrasanta a seguito delle indagini hanno perquisito, proprio ieri, le abitazioni dove i giovani aggressori vivono con i genitori e tra gli oggetti che hanno sequestrato ci sono: gli indumenti utilizzati durante l’aggressione, i cellulari, grammi di hashish e marijuana, una mazza da baseball e infine manoscritti che incitavano alla violenza anche contro le forze dell’ordine.

Le indagini e i provvedimenti

Ora la gang è accusata per lesioni aggravate. Presente anche la denuncia per diffamazione dato che giovani hanno diffuso volontariamente il video sui social mostrando la vittima in uno stato di fragilità e ledendo la reputazione e la dignità della sua persona. In più, c’è l’aggravante per abilismo, dato che la vittima era affetta da disabilità psichica. Per i minorenni sono scattate le denunce al tribunale dei minori di Firenze mentre per il maggiorenne alla procura di Lucca. 

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