Meloni: “Sul Reddito di Cittadinanza non torniamo indietro, salario minimo? Vedremo”

Giorgia Meloni ha commentato i provvedimenti presi durante l'ultimo Consiglio dei Ministri, soffermandosi, tra gli altri, sulla revoca del Reddito di Cittadinanza e sul salario minimo

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La premier Giorgia Meloni è intervenuta nell’appuntamento social con “Gli appunti di Giorgia”, dove ha parlato dei provvedimenti che sono stati approvati nell’ultimo Consiglio dei Ministri. In particolare, si è soffermata sulla revoca del Reddito di Cittadinanza, sul salario minimo e su alcuni degli altri temi affrontati.

La tassazione dei margini ingiusti delle banche

Giorgia Meloni ha parlato della decisione di tassare i margini ingiusti delle banche: “Le risorse andranno a finanziare le misure a sostegno delle famiglie e imprese che vivono difficoltà”.

La premier ha motivato così, poi, il provvedimento: “Nella situazione che stiamo vivendo è fondamentale che il sistema bancario si comporti nel modo più possibile corretto. Abbiamo deciso di intervenire introducendo una tassazione del 40% sulla differenza ingiusta del margine di interesse”.

Reddito di Cittadinanza, Meloni: “Il governo non torna sui suoi passi”

Giorgia Meloni è intervenuta anche sulla scelta di revocare il Reddito di Cittadinanza: “Il governo non vuole tornare sui suoi passi. Si stimava che lo perdessero 300 mila persone invece sono 112 mila. Significa che sapevano che ad un certo punto non l’avrebbero più avuto e si sono messi a cercare un lavoro trovandolo”.

Inoltre, la premier ha spiegato che la revoca del Reddito non è arrivata da un giorno all’altro ma “non solo era inserito nel programma del centrodestra, ma anche nella legge di bilancio varata a dicembre”.

Salario minimo, Meloni: “Apriremo il confronto con le opposizioni”

La Meloni ha poi continuato commentando le decisioni del governo rispetto al salario minimo. In particolare, “il salario minimo potrebbe rischiare di essere più basso del minimo contrattuale previsto andando a peggiorare molto di più i salari rispetto a chi li migliora”.

La premer non ha comunque chiuso ad una possibile nuova proposta: “Apriremo il confronto con le opposizioni e capiremo se c’è margine per presentare una proposta seria contro i salari bassi, che migliori complessivamente le condizioni dei lavoratori italiani. Non che migliori quelle di alcuni e peggiori quelle di altri”.

Pnrr, Meloni: “Nel 2023 l’Italia beneficerà di 35 miliardi”

A proposito della criminalità organizzata, la Meloni ha affermato di aver “approvato una norma che evita ogni incertezza nel processi, in modo da impedire che processi aperti finiscano nel nulla perché legati alla mafia”.

Sul Pnrr: “L’Italia nel 2023 beneficerà di 35 miliardi. Avevamo promesso che l’Italia non avrebbe perso un euro e i nostri progressi e sforzi sono riconosciuti. Se a qualcuno dà fastidio che l’Italia abbia questi successi noi continueremo a non risparmiarci”.

Infine la Presidente del Consiglio ha parlato dell’accordo con la Commissione Europea riguardo l’attivazione della zona economica speciale nel Sud Italia: “Con la Zes chi investe nel sud viene incentivato e agevolato ed è una grandissima opportunità per colmare il Gap con il Nord”.

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