Irremovibile, come il fondotinta arancione sul suo viso tondeggiante. Donald Trump per la terza volta si dichiara non colpevole al termine dell’udienza in tribunale a Washington. Lo riporta l’agenzia Bloomberg, Trump è apparso per l’udienza preliminare davanti al magistrato Moxila Upadhyaya, ma il suo caso andando avanti è stato assegnato al giudice Tanya Chutkan.
Il tycoon è stato incriminato non solamente per le carte segrete a Mar-a-Lago e per il caso della pornostar Stormy Daniels, ma per l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021, una delle pagine più nere e piene d’ombra della storia americana. Quest’ultima incriminaione, ha ben quattro capi d’accusa per il 6 gennaio e il suo provare a ribaltare le elezioni contro Joe Biden, l’attuale presidente Usa.
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“Oggi è un giorno triste per l’America. Contro di me è in atto una persecuzione – afferma Trump sotto la pioggia sulla pista dell’aeroporto Reagan, una volta lasciato il tribunale – una persecuzione guidata da un avversario politico contro qualcuno che è avanti nei sondaggi. Non possiamo consentire che questo succeda“.
Il magistrato ha fissato la data della prossima udienza per il 28 agosto. Ha poi imposto a Donald Trump di non avere discussioni con nessuno che potrebbe essere considerato testimone, oltre a rispettare la legge federale e statale ed essere presente alle future udienze.
E senza contare che l’ex presidente rischia una quarta incriminazione per le interferenze sul voto in Georgia. È quella della contea di Fulton sulle interferenze per ribaltare il verdetto delle elezioni del 2020.
Trump chiede di cambiare giudice e città processo
Donald Trump ha chiesto di cambiare la giudice e la città del processo a suo carico per l’assalto a Capitol Hill. Il tycoon ha fatto sapere di aver dato mandato ai suoi avvocati di chiedere alla giudice Tanya Chutkan di ritirarsi dal procedimento e di fare in modo che venga spostato da Washington a un’altra città.
Tanya Chutkan, nominata nel 2014 da Barack Obama, è stata scelta tramite un’estrazione. E’ anche un’esperta di processi per l’attacco al Congresso. Conosciuta per aver sancito pene severissime.
“Con il giudice che mi è stato “assegnato” e in quella sede”, impossibile per me avere un processo giusto e ponderato” – ha scritto Donald Trump in un post sul suo social media Truth – “Sono stato incriminato perché hanno paura di noi”, ha affermato l’ex presidente Usa, durante un discorso in South Carolina.
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