Spagna, Sanchez verso la riconferma: Armengol presidente del Congresso

Sempre più delicata la situazione in Spagna a seguito delle elezioni, con il PSOE di Sanchez che perde un seggio a favore del PP. Junts per Catalunya di Puigdemont, a questo punto, potrebbe rivelarsi decisivo per evitare il ritorno ai seggi a dicembre

Redazione
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È sempre più delicata la situazione che si è venuta creare in Spagna a seguito delle elezioni politiche dello scorso 23 luglio. A un mese di distanza, infatti, permane lo stallo, con l’eventuale appoggio di Junts ed Erc al PSOE che potrebbe risultare decisivo. Da questo punto di vista giungono buone notizie per il partito di Sanchez, con i partiti che hanno supportato la sua candidata alla presidenza del Congresso Francina Armengol.

Spagna, Junts appoggia Sanchez: eletta Armengol

Continua la situazione di stallo in Spagna ad un mese dalle elezioni. Un accordo per la formazione del nuovo governo non è ancora stato trovato, ricordando che la maggioranza è fissata a 176 seggi. I 7 seggi di Junts per Catalunya possono risultare decisivi e indicativo, da questo punto di vista, è stato il loro appoggio alla candidata del PSOE per la presidenza del Congresso. Francina Armengol è stata eletta, infatti, con 178 voti, grazie anche al supporto del partito di Puigdemont e di Esquerra Republicana.

Dall’altra parte, sono 139 i voti ottenuti da Cuca Gamarra, candidato del PP, senza il supporto di Vox a seguito del rifiuto da parte del Partito Popolare di assegnargli un posto nell’ufficio di presidenza della Camera.

Si tratta di un passo in avanti verso la riconferma di Sanchez, ma non decisivo come ha voluto sottolineare Junts e Erc. I partiti, infatti, hanno spiegato che l’appoggio al PSOE riguarda unicamente la presidenza del Congresso, mentre per quanto riguarda il governo i negoziati sono ancora lunghi.

Spagna, Puigdemont può spostare gli equilibri: due chances per Sanchez

Nei riconteggi delle schede del collegio di Madrid c’è stata l’assegnazione al Partito Popolare di Feijoo di un ulteriore deputato, originariamente attribuito al Partito Socialista di Sanchez. In una situazione già complicata potrebbe essere ininfluente anche l’appoggio del deputato delle Canarie, eletto con il voto all’estero.

Sono 171 i seggi su cui fa affidamento ora e in maniera definitiva la coalizione di destra, composta da PP, Vox e UPN, lo stesso numero che vanta quella di sinistra composta da PSOE, Sumar, ERC, Bildu, PNV e BNG. Considerando che la maggioranza assoluta è fissata a 176, c’è il serio rischio che in Spagna si debba tornare ai seggi, presumibilmente a dicembre.

Decisiva potrebbe rivelarsi la coalizione Junts per Catalunya, che fino ad ora si è astenuta. I suoi 7 seggi, infatti, potrebbero spostare definitivamente gli equilibri, portando alla riconferma di Sanchez. Il PSOE, però, ha respinto la proposta del partito di Puigdemont che chiedeva una amnistia generale e un referendum sulla secessione in Catalogna. Ad oggi la situazione sembrerebbe non componibile, anche se la politica ci ha abituati a soluzioni all’apparenza imprevedibili.

Situazione ancora più in bilico se si considera che un dirigente del Partito Popolare ha addirittura avanzato la clamorosa ipotesi del sostegno di Junts alla destra. Una possibilità comunque remota. Sul fronte Sanchez si profila un’altra chance, anche se non decisiva, e riguarda il voto della deputata di Coalicion Canaria che, sebbene sia alleata del PP, ha mostrato delle riserve riguardo ad un governo di destra che vedrebbe la partecipazione al Governo di ministri di Vox. Al di là delle varie ipotesi, resta che per la formazione del Governo sarà determinante il voto favorevole esplicito del partito di Puigdemont.

Elezioni Spagna
Elezioni Spagna

PP, Moreno: “Vox ha aiutato Sanchez”

Una situazione di equilibrio instabile anche dentro la stessa coalizione di destra, con il dibattito nel Partito Popolare riguardo la posizione da mantenere nei confronti di Vox e i dubbi sull’operato del leader Feijoo. In particolare, il governatore dell’Andalusia Juan Manuel Moreno ha fatto chiarezza sulla situazione in un’intervista a El Mundo.

“Abbiamo portato a casa la vittoria e nessuno mette in dubbio il successo di Feijoo, ma ci è sfuggito l’obiettivo di ottenere la maggioranza indispensabile per governare con tranquillità” è l’analisi di Moreno riguardo tale situazione. Per quanto riguarda, invece, le possibili cause del mancato ottenimento della maggioranza “a mio avviso Vox si è rivelato strumentale per gli interessi di Sanchez, perché la sua campagna ha mobilitato indipendentismo e socialismo”.

Il presidente della giunta regionale dell’Andalusia ha poi spiegato la posizione del PP rispetto al partito alleato: “Vox è un partito, PP un altro e sono molti i punti in cui non siamo d’accordo. Dobbiamo mantenere le nostre posizioni che sono più permeabili e in linea con la realtà dello stato spagnolo. Se preferirei un accordo col PSOE? Alla Spagna serve che i due partiti si parlino, ma non è al momento possibile poiché il PSOE è diventato un partito monocratico dove Sanchez detta le regole e non è ammessa alcuna dissidenza”.

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