Parole dure quelle pronunciate da Carlo Calenda, leader del partito di Azione su La7. Visibilmente infastidito dal comportamento di Matteo Renzi, conferma la distanza che si sta creando all’interno del Terzo Polo.
Calenda vs Renzi: la crisi è vicina
“Mi pare che l’avvicinamento è in atto. Dalla questione Santanché, dove io non sono riuscito a parlare in Senato per dire che doveva dimettersi, alla questione del salario minimo e anche alla forzatura sulla commissione Covid” ha dichiarato, dialogando con Luca Telese e Marianna Aprile.
Il leader di Azione tiene a puntualizzare poi come esista ancora la collaborazione con persone all’interno del partito filo-renziano e si continua a cercare convergenze. “Se domani decidesse di andare verso Forza Italia è del tutto legittimato a dare questa scelta, io non la farò, in bocca al lupo se questa è la sua strada” aggiunge Calenda.
Calenda vs Renzi:
Sui rapporti con Renzi, Calenda non molla la presa. “Azione e Iv sono due partiti separati che però su molte cose, penso, per esempio, alle proposte che abbiamo fatto sulle licenze dei taxi o sull’ azzeramento delle liste d’attesa nella sanità, continuano a lavorare insieme. Su altre cose la vediamo diversamente” affema.
Una cosa è certa per il leader di Azione, maggioranza e opposizione devono insieme su Pnrr, salario minimo e sanità. Ciò a dispetto di qualsiasi scelta renziana in atto.
