Golpe Niger, lo Stato dell’incertezza

Tentato colpo di Stato in Niger. Il presidente Mohamed Bazoum è stato trattenuto a Niamey

Redazione
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Tentato colpo di Stato in Niger. Il presidente Mohamed Bazoum è stato trattenuto a Niamey, la capitale La condanna dalla Comunità economica degli Stati dell’Africa Occidentale (Ecowas) in un comunicato.

Niger: la situazione post golpe

La situazione nel Niger è molto delicata. L’azione diplomatica che punta a scongiurare un intervento armato nel Paese sarebbe una miccia per tutta l’Africa occidentale. Le proposte di Algeria e Nigeria restano solo parole al vento. Ecowas, invece, ribadisce invece che la soluzione è il ripristino dell’ordine costituzionale e la reintegrazione del deposto presidente Mohamed Bazoum.

Golpe Niger: i provvedimenti contro Itte

“Al termine della scadenza delle 48 ore a partire dal 28 agosto 2023 l’interessato non gode più dei privilegi e delle immunità relative al suo statuto di membro del personale diplomatico dell’Ambasciata. I documenti diplomatici e i visti dell’interessato e della sua famiglia sono annullati.” si legge nella lettera inviata dal ministero degli Esteri nigerino al ministero degli Esteri francese. Il Niger ha quindi tolto l’immunità diplomatica all’ambasciatore francese in Niger Sylvain Itte ed ha ordinato la sua espulsione.

Niger: scaduto ultimatum per ambasciatore francese

L’ambasciatore francese Sylvain Itte deve lasciare il Niger poiché si era rifiutato di incontrare i nuovi governanti e perché le azioni del governo francese sono state ritenute “contrarie agli interessi del Niger“. Di fatto, la Francia ha sostenuto gli appelli del blocco dell’Africa occidentale Ecowas per il reintegro del presidente Bazoum.

Niger: espulsi 4 ambasciatori

Niamey il 26 luglio ha espulso gli ambasciatori di 4 Paesi: Francia, Germania, Nigeria e Stati Uniti, concedendo loro 48 ore per lasciare il Paese. Ad annunciarlo è un comunicato del ministero degli Esteri del Niger. “Di fronte al rifiuto dell’ambasciatore francese a Niamey di rispondere all’invito del ministero per un colloquio oggi e ad altre azioni del governo francese contrarie agli interessi del Niger, le autorità hanno deciso di ritirare la loro approvazione al signor Sylvain Itte e di chiedergli di lasciare il territorio nigerino entro quarantotto ore“.

Golpe Niger: l’intervento del Burkina Faso e Mali

Il generale nigerino Abdourahmane Tchiani ha autorizzato le autorità di Burkina Faso e Mali a intervenire militarmente nel territorio nigerino “in caso di aggressione”. In un comunicato si chiarisce come tra Paesi hanno concordato di “concedersi reciprocamente agevolazioni per l’assistenza in materia di difesa e sicurezza in caso di aggressione o attacco terroristico“.

Niger, a Niamey manifestazioni pro Golpe

Continua la situazione di instabilità in Niger. Nella capitale Niamey sono migliaia i cittadini scesi in piazza per appoggiare il golpe che ha rovesciato il governo e che tiene tutt’ora in ostaggio il presidente Bazoum. Nel mentre, l’Ecowas continua a minacciare interventi se non dovesse essere liberato il presidente, con la pronta risposta del generale Tiani, che ha lanciato un avvertimento sconsigliano qualsiasi provvedimento.

Niger, Papa Francesco: “Mi unisco all’appello per la pace”

Papa Francesco è intervenuto durante l’Angelus di domenica 20 agosto in merito alla situazione del Niger: “Mi unisco all’appello per la pace nel Paese e la stabilità nella regione del Sahel”. Inoltre, il pontefice ha aggiunto di supportare “con preghiera gli sforzi della comunità internazionale per trovare una soluzione pacifica”.

Golpe Niger: il vertice in Ghana

Oggi in Ghana i capi di stato maggiore degli eserciti dell’Africa occidentale si incontreranno per decidere un possibile intervento armato in Niger per reintegrare il presidente Mohamed Bazoum, estromesso dal colpo di stato. Sul tavolo resta aperta l’opzione di un’operazione armata: la Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas) sembra ancora favorire il dialogo e la diplomazia con il regime militare al potere a Niamey.

Niger, nuovo vertice militare dell’Ecowas in Ghana

I Paesi dell’Africa Occidentale hanno deciso di mobilitare in maniera preventiva le forze armate dell’organizzazione. In particolare, come riporta Radio France Internationale, è stato fissato per il 17 agosto un nuovo vertice militare dei Capi di Stato Maggiore dell’Ecowas in Ghana.

Niger: il Consiglio di resistenza per la Repubblica

Aggiornamenti dal Niger con la creazione del Consiglio di resistenza per la Repubblica (Crr). Rhissa Ag Boula, ex ministro presso la presidenza del Niger ed ex ribelle Tuareg, annuncia la sua nascita per ripreistinare l’ordine costituzionale e favorire il reinsediamento del presidente deposto Mohamed Bazoum e arrestare il leader golpista Abdourahmane Tchiani.

Niger, Abdourahamane Tian sceglie il premier

Il leader del golpe nigeriano, il generale Abdourahamane Tiani, ha nominato primo ministro l’economista ed ex ministro delle finanze Mahamane Lamine Zeine. La notifica della nomina è arrivata con un decreto letto stasera alla televisione pubblica dal colonnello Amadou Abdramane, portavoce della giunta golpista auto-organizzata presso il Consiglio nazionale per la salvaguardia della Patria (Cnsp).

Niger: la diplomazia americana

Victoria Nuland, diplomatico americano, ha incontrato a Niamey gli autori del colpo di stato in Niger. “Queste discussioni sono state estremamente franche e talvolta piuttosto difficili“, ha detto al telefono alla stampa. Inoltre si ha già avuto l’incontro con il generale di brigata Moussa Salaou Barmou, nuovo capo di stato maggiore dell’esercito.

Niger: scaduto ultimatum Ecowas

E’ scaduto a mezzanotte l’ultimatum dell’Ecowas dopo il golpe del 26 luglio scorso. La Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale è pronta a intervenire militarmente. Francesi, italiani, tedeschi, spagnoli e britannici sono rientrati coordinati dalle cancellerie europee preoccupate per la grave crisi istituzionale e sociale.

Di fronte alla minaccia di intervento che si fa sempre più evidente dai paesi vicini, lo spazio aereo del Niger è chiuso da oggi domenica fino a nuovo avviso” viene indicato in un comunicato. Si precisa poi come qualsiasi tentativo di violazione dello spazio aereo sarà punito.

Niger: l’ordine di Parigi per i cittadini francesi

Secondo quanto riporta Le Figaro: “I cittadini francesi saranno evacuati da Niamey, la capitale del Niger, molto presto e in pochissimo tempo. Lo ha riferito un messaggio dell’ambasciata francese a Niamey in cui si annuncia che si sta preparando un’operazione di evacuazione dopo il golpe della scorsa settimana.  

Golpe Niger: la posizione Ue

Sulla questione in Niger è intervenuta la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen che scrive su Twitter: “L’Ue e il Niger sono partecipi dei legami profondi sviluppati durante i decenni. L’attacco inaccettabile contro il governo democraticamente eletto mette questi legami in pericolo. Sostenere le decisioni dell’ECOWAS e il suo ruolo attivo per un rapido ritorno al suo posto del presidente Bazoum“.

Golpe Niger: ultimatum di Ecowas

L’Ecowas – la Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale – ha dato un ultimatum di una settimana ai golpisti in Niger per il ripristino dell’ordine costituzionale e del governo civile del presidente Mohamed Bazoum. Non viene esclusa l’uso della forza e l’organizzazione ha anche deciso per procedere con le sanzioni economiche immediate.

Golpe in Niger: manifestazioni all’ambasciata francese

Sono molti i manifestanti che si sono riuniti davanti l’ambasciata francese in Niger. Secondo una fonte di Le Figaro la situazione è tesa: la Francia, infatti, non riconosce i golpisti ed ha annunciato la sospensione della cooperazione bilaterale con il Niger. La presidenza targata Macron ha dichiarato: “Condanniamo gli atti di violenza intorno alla nostra ambasciata in Niger e chiediamo alle autorità di garantirne la sicurezza. Chiunque attacchi i cittadini, l’esercito ed i diplomatici francesi vedrà la Francia rispondere immediatamente e irremovibilmente”.

Niger: l’ultimatum dell’Unione Africana

L’Unione Africana sgancia l’ultimatum: 15 giorni di tempo ai golpisti del Niger perché ripristinino l’ordine costituzionale nel Paese. Dopo la riunione di emergenza dell’Ua, un comunicato chiede all’autoproclamato nuovo leader del Niger, il capo della guardia presidenziale Abdourahmane Tchiani, di mettere fine al golpe e liberare “immediatamente” il presidente Mohamed Bazoum.

Niger, il presidente: “Tuteleremo democrazia”

Il presidente nigerino Bazoum scrive su Twitter:Le conquiste ottenute faticosamente saranno salvaguardate. Ci penseranno tutti i nigerini che amano la democrazia e le libertà“. Dopo l’annuncio della sua destituzione da parte dei militari, il presidente fa sapere che è in buona salute. Resta attiva l’unità di crisi alla Farnesina, per i 170 connazionali in Niger.

Niger: tentato colpo di Stato

Il presidente Mohamed Bazoum è stato trattenuto a Niamey a seguito di colloqui falliti con la guardia presidenziale e dal canto suo l’esercito ha dato “un ultimatum” agli stessi pretoriani del presidente. “Al termine dei colloqui, la guardia presidenziale si è rifiutata di rilasciare il presidente e l’esercito gli ha dato un ultimatum“, ha dichiarato una fonte vicina alla presidenza.

Le notizie sono ancora frammentarie e contraddittorie, ma tutto sembra essere nato dal tentativo di destituire dal comando della guardia il generale Omar Tchiani. A Niamey sono presenti diverse missioni militari europee, compresa la Misin, la Missione Italiana Bilaterale di Supporto nella Repubblica del Niger, con alcune centinaia di soldati italiani.

Niger: la condanna di Ecowas

In Nigeria la situazione è in preda alla confusione. L’Ecowas “condanna con la massima fermezza il tentativo di colpo di stato. E, con la comunità internazionale, riterrà “tutte le persone coinvolte responsabili della sicurezza del presidente, della sua famiglia, dei membri del governo e del pubblico“, è detto nella nota.

Alla questione è intervenuto anche l’alto rappresentante della Ue, Josep Borrell: “Sono molto preoccupato per gli eventi in corso a Namey.

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