Zuppi è pronto per la missione di pace in Cina

Redazione
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E’ Pechino la prossima tappa del “Zuppi tour”. Dopo Ucraina, Russia e Usa, il cardinale arcivescovo, nonché presidente Cei Matteo Maria Zuppi, è pronto ad andare in Cina. Un’ultima tappa estremamente significativa ultima tappa, per l’inviato speciale della missione di pace voluta da Papa Francesco.

Zuppi, da Pechino segnali di apertura al dialogo

Una data precisa non c’è ancora, ma da Pechino si captano segnali di apertura e disponibilità. Cosa non scontata, soprattutto per il fatto che non ci sono rapporti diplomatici ufficiali tra il Vaticano e la Cina, oltre alla partnership della Repubblica popolare con Mosca che ha decisamente inclinato i rapporti con l’Ue.

D’altro canto la Santa sede ha notato il tentativo di Xi Jinping di febbraio. Il leader cinese ha presentato un documento di posizione contenente principi ritenuti fondamentali per giungere a una soluzione politica del conflitto.

Zuppi e la missione nei 3 imperi (Russia, Usa e Cina) per ottenere la pace

Il Papa, (senza limitare le responsabilità dell’invasione ordinata dalla Russia), ha comunque evidenziato più e più volte che in guerra sono in ballo “interessi imperiali”. Non solo dell’impero russo, “ma anche degli imperi di altre parti”. Quando si parla di imperi, oltre al Cremlino, è impossibile non pensare proprio a Cina e Usa, tra l’atro (non a caso) le due tappe della missione di pace di Zuppi. Come evidente dall’inizio, oltre alla disponibilità al dialogo da parte di Mosca e Kiev, per immaginare una qualsivoglia soluzione al conflitto c’è bisogno di un dialogo tra Washington e Pechino. Magari anche indiretto. La chiesa spera di riuscire ad avvicinarsi ai due imperi e ottenere così una prospettiva di pace.

La pace. “Una parola che non è mai un bene perpetuo neanche in Europa”, ha detto ieri Zuppi al convegno “Il Codice di Camaldoli”, nato nel 1943 da un gruppo di intellettuali di fede cattolica. “Tale consapevolezza dovrebbe muoverci a responsabilità e decisioni”, ha sottolineato il cardinale.

Zuppi, pronto a chiedere a Xi di far ragionare Putin

Al centro del dialogo in Cina ci sarà la richiesta di ausilio alla mediazione umanitaria, con focus sulla situazione dei bambini ucraini portati in Russia. Anche al Vaticano sanno infatti che Xi è molto influente su Vladimir Putin, dunque potrebbe farlo ragionare.

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