Afghanistan, i diritti delle donne calpestati dai talebani: il burqa torna obbligatorio

Redazione
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L’ultimo decreto riporta il Paese indietro di anni, dopo la decisione di negare la scuola alle bambine. Renzi: «Perché non ne parla nessuno?» Per la Farnesina si tratta di una «deplorevole erosione delle libertà»

A quasi un anno dalla presa di Kabul da parte dei talebani, avvenuta il 15 agosto 2021, l’Afghanistan riflette una situazione preoccupante, soprattutto per le donne, che vedono i loro diritti calpestati dal regime degli studenti coranici. Ma quando un Paese torna indietro di 21 anni, e nega diritti fondamentali come la libertà di poter scegliere se indossare o meno il burqa, l’istruzione per bambine e ragazze o ancora la libertà di poter viaggiare sole, a perdere è l’intero popolo, uomini e donne.

Cosa dice il documento

Il nuovo decreto, firmato dal leader supremo talebano Hibatullah Akhundzada impone alle donne l’uso del burqa nei posti pubblici. “Le donne – si legge nel provvedimento – che non sono né troppo giovani né troppo anziane, dovrebbero coprirsi il volto davanti agli uomini che non fanno parte della famiglia, proprio per evitare provocazioni. Poi, se le donne non hanno un compito importante da svolgere è meglio che rimangano a casa”. Ad agosto ci si domandava se i talebani fossero cambiati o rimasti tali e quali a 21 anni fa: a distanza di 9 mesi dalla presa di potere possiamo dire che l’Afghanistan sta tornando nel lontano 2001. A marzo delusione per le ragazze, che speravano di poter tornare tra i banchi di scuola, invece sono state illuse e rimandate a casa senza motivi validi, per il semplice fatto di essere donne. Sempre nello stesso mese i talebani hanno ordinato alle compagnie aeree afghane di impedire alle donne di partire sole. 

Obbligo del burqa, Renzi: «Perché nessuno ne parla?»  Per la Farnesina è un’erosione deplorevole delle libertà

Secondo Matteo Renzi, leader di Italia Viva, «siamo tutti giustamente concentrati sulle vicende ucraine. E purtroppo nessuno parla più delle altre situazioni di emergenza internazionale. Nelle ultime settimane, i talebani hanno prima negato alle bambine il diritto di andare a scuola, poi hanno imposto il burqa. Perché non ne parla nessuno?» Lo scrive su E news. Non è il solo a commentare il nuovo decreto talebano. Anche il portavoce del dipartimento di Stato statunitense, Ned Price si espone sull’ultima novità: «I talebani continuano ad adottare politiche di oppressione contro le donne e le ragazze: molte delle misure adottate sono un affronto ai diritti umani. Nessun paese può avere successo estraniando metà della sua popolazione».

Un commento arriva anche dalla Farnesina che esprime solidarietà alle donne afghane con un tweet: «Le nuove restrizioni imposte da autorità provvisorie di Kabul su abbigliamento e libertà movimento per donne costituiscono una deplorevole erosione delle libertà delle donne afghane in contrasto con rispetto diritti fondamentali e ulteriore ostacolo a sviluppo sociale del paese». I venti anni, dal 2001 al 2021, in cui l’Occidente ha cercato di aiutare il popolo afghano e soprattutto le donne a lottare per i propri diritti sembrano, già da qualche mese, distrutti dall’ideologia talebana.

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