Commissione Esteri, spunta la data del voto: M5s rivendica presidenza, Italia Viva attacca

Redazione
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La scelta del successore di Petrocelli in calendario martedì 17 maggio: ma intanto è scontro tra i partiti 

E’ in calendario martedì 17 maggio la seduta per la nomina del successore di Petrocelli, l’ex presidente della Commissione Esteri in quota Movimento Cinque Stelle. Dopo la presentazione delle liste da parte dei partiti, ecco che lo scontro si accende

Gli scenari in vista di martedì

A rivendicare il ruolo di presidente è proprio il Movimento Cinque Stelle, con il Pd che si allinea tacitamente e Italia viva che invece si mette di traverso, convinta che «non c’è un diritto divino né un principio ereditario, per aspirare alla carica». E il capogruppo Davide Faraone minaccia: «Smonteremo anche questo pasticciato tentativo di blitz, così come abbiamo ottenuto la decadenza di Petrocelli». 

Tace il centrodestra, che però potrebbe sostenere Forza Italia se fosse in gioco magari con Stefania Craxi, finora numero due della commissione ed ex sottosegretaria agli Esteri. Segno della tensione è il vertice di maggioranza previsto martedì per sciogliere i nodi che ancora imbrigliano alcuni provvedimenti al Senato. Dalla riforma del Csm alle norme sulla concorrenza, passando per la commissione della discordia che non si riunisce dal 3 maggio. 

Ecco chi potrebbe essere eletto 

E il più quotato alla successione, secondo quanto ricostruisce l’Ansa, potrebbe essere Ettore Licheri, ex capogruppo al Senato e molto vicino a Conte. In alternativa Simona Nocerino. Ma i giochi non sono fatti, complice il voto segreto con cui si sceglie il presidente e le faide che dividono i 5 Stelle specie sulla guerra in Ucraina. Situazione di cui potrebbe approfittarne FI, a digiuno di presidenze di commissioni a Palazzo Madama. Al puzzle della commissione Esteri, insomma, manca solo un tassello. 

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