Firmato Memorandum in Tunisia, Meloni: “Modello per il Nord Africa”

Nuova missione in Tunisia da parte della triade Meloni, von der Leyen e Rutte, per sbloccare lo stallo e cercare intesa su migranti

Redazione
5 Min di lettura

Stavolta ci siamo. Il trio delle meraviglie: Ursula von der Leyen, Giorgia Meloni e Mark Rutte torna in Tunisia e centra l’obiettivo: il leader tunisino Kais Saied ha firmato il Memorandum of Undestranding (MoU) con l’Ue.

L’intesa è stata siglata a Tunisi, al Palazzo presidenziale di Cartagine, durante l’incontro fra il presidente tunisino Kais Saied e i tre leader europei.

“Il Team Europa fa ritorno a Tunisi. Un mese fa eravamo qui insieme, per conquistare una nuova collaborazione con la Tunisia. E oggi la portiamo avanti”. Lo scrive sui social la Presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.

Meloni: “Un modello per il Nord Africa”

“Oggi abbiamo raggiunto un risultato fondamentale, figlio di un grande lavoro diplomatico. Afferma la premier Giorgia Meloni. “È un partenariato-modello. È un importante lavoro di squadra che domani dovrà proseguire con la stessa determinazione. L’intesa – continua la presidente del consiglio – alcuni mesi fa sarebbe stata impensabile, lo dico con orgoglio e grande gratitudine verso la commissione europea e verso i nostri partner”.

I tre leader erano già stati a Tunisi l’11 giugno scorso, concordando con il Paese nordafricano una dichiarazione congiunta che avrebbe anticipato il memorandum d’intesa. Nonostante Saied avesse assicurato ai tre leader di fare i salti mortali per firmare prima del summit dei leader di fine giugno, così non è andata. Al contrario, le partenze sono aumentate e (complice l’instabilità della Libia), a Bruxelles, il timore di un’ondata di flussi in estate è aumentato.

Meloni e Ue a Tunisi: un’intesa su tutto

La formula di oggi è stata la stessa dell’11 giugno scorso: un’intesa su tutto, che non copra solo il dossier migranti. Il memorandum tra Ue e Tunisia non sarà legato al prestito da 1,9 miliardi di dollari che il Fondo Monetario Internazionale è chiamato a versare al governo maghrebino. Un prestito che, peraltro, resterà bloccato finché Saied non assicurerà le riforme chieste dall’Fmi.

Meloni e Ue a Tunisi: finanziamento di 150 milioni per Saied

L’intesa tra Bruxelles e Tunisi, secondo il documento dello scorso giugno, dovrebbe far scattare immediatamente un finanziamento da 150 milioni di euro a sostegno del bilancio tunisino. L’impressione è che Saied nei giorni scorsi abbia alzato il prezzo. Di certo, dopo la prima visita del cosiddetto Team Europe, qualcosa nelle trattative è andato storto. La firma del Memorandum doveva avvenire alla presenza del commissario all’Allargamento Olivier Varhely, che tuttavia a Tunisi non è mai arrivato. Per la premier Meloni si tratterà della terza visita al palazzo presidenziale di Cartagine nel giro di poco più di un mese.

Tajani: “La firma, segnale importante per la Tunisia”

L’accordo con Tunisi è, da mesi, una priorità che l’Italia ha portato ai tavoli europei, puntando a renderlo un modello per intese simili con i Paesi di transito e di origine africani. “Con la firma, credo che si dia un segnale importante alla Tunisia in favore della stabilità e della crescita di tutto il continente africano”, ha sottolineato il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

I segnali positivi: Saied ha liberato due oppositori politici

Qualche segnale è arrivato anche dal leader tunisino. Saied ha disposto la liberazione di due oppositori politici, Chaima Issa e l’ex ministro Lazhar Akremi, in carcere da mesi. Solo due giorni fa il governatore aveva invece annunciato il ricollocamento in strutture ad hoc di 450 migranti subsahariani.

Tunisia fondamentale per l’Ue

La sponda della Tunisia, per l’Ue, è fondamentale. L’agenzia Frontex ha stimato che negli ultimi due mesi gli arrivi dal Mediterraneo Centrale sono aumentati del 140%, segnando un nuovo record dopo il 2017.

© Riproduzione riservata

Condividi questo Articolo