La ministra del Turismo Daniela Santanchè, accusata di mala gestio delle imprese Visibilia e Ki Group, attende con apparente distacco l’informativa del Senato di domani. Infatti, negli ultimi giorni l’imprenditrice sta facendo di tutto affinché il dibattito di mercoledì si limiti alla mera comunicazione e scambio di opinioni e non metta la Ministra nelle condizioni di dimettersi. Il miglior modo per disinnescare questa vera e propria bomba ad orologeria non poteva che essere un richiamo alle armi di figure in grado di condizionare il dibattito parlamentare e più in generale quello politico: il leader di Italia Viva Matteo Renzi e quello della Lega Matteo Salvini.
Renzi, infatti, ha manifestato alla Santanchè tutto il suo sostegno, dichiarandosi palesemente contrario all’informativa in aula, mentre a Matteo Salvini la Santanchè avrebbe chiesto di abbassare i toni ed evitare accuse personali, cosa che il leader della Lega ha prontamente fatto.
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Stesso approccio anche per la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha dichiarato come sia “sbagliato dimettersi per un’inchiesta, in cui non si è ancora parlato di avviso di garanzia”. Al via domani l’informativa senza voto, con l’intervento senza replica di cinque minuti per partito. Il tutto organizzato dal Presidente del Senato Ignazio La Russa.
Sallusti, il falso principe e la Pitonessa
Daniela Garnero, nota come Daniela Santanchè dal cognome dell’ex marito Paolo, nasce a Cuneo e completa gli studi a Torino. Da subito è chiaro come la Pitonessa abbia l’imprenditoria nel sangue: nel 1983 fonda una società di marketing, per poi dar vita nel 1990 alla “Dani Comunicazione Srl”, società di pubbliche relazioni e organizzazione eventi, con cui diventa socia dell’amico Flavio Briatore nel Billionaire.
Nel 2007 fonda la Visibilia Srl, una concessionaria per la raccolta di pubblicità per alcuni quotidiani, tra cui il Riformista e Libero Quotidiano. La società, poi fallita, è ora sotto la lente d’ingrandimento della Procura di Milano, per bilanci ritenuti inattendibili e plusvalenze. A breve gli sviluppi potrebbero portare alla chiusura dell’indagine e al rinvio a giudizio della Ministra Santanché per falso in bilancio.
Le origini del soprannome Pitonessa
Le origini del soprannome Pitonessa non sono definite. Lei stessa ha dichiarato che fu una “idea di Giuliano Ferrara, che intendeva la Pizia, la sacerdotessa greca che pronunciava gli oracoli in nome del Dio Apollo”. Un’altra possibile origine, meno intellettuale, fu spiegata dall’ex marito Paolo, il quale in diretta nella trasmissione La Zanzara su Radio24 ha detto che “Il soprannome proviene da una vecchia barzelletta del serpente e del coniglietto, che non posso raccontare perché è sporca”.
Dopo il Pitone Paolo, Daniela si legò sentimentalmente con l’ingegnere Canio Giovanni Mazzaro, imprenditore farmaceutico, da cui ha avuto l’unico figlio, Lorenzo, nel 1996. Poi una lunga relazione di 9 anni, dal 2007 al 2016, con il giornalista Alessandro Sallusti, direttore dei quotidiani Libero, L’Ordine di Como e Il Giornale, dal quale si separò, con un susseguirsi di strane coincidenze. Dopo Sallusti la Ministra iniziò una relazione con il falso principe Dimitri Kunz d’Asburgo Lorena, ex coniuge di Patrizia Groppelli, sua amica (ora ex), che ad oggi è la compagna del giornalista.
Tutto molto bello, se non fosse che, dall’ inchiesta recente di Report “Open to Fallimento”, il falso principe Dimitri ha a lungo gestito la Visibilia, accusata di bilanci inadempienti e altre irregolarità gestionali.
La carriera politica della Ministra Santanchè
Fresca di laurea in scienze politiche, fa il suo ingresso in politica nel 1995, come assistente di Ignazio La Russa. Dopo 7 anni da deputata (2001-2008), lascia l’incarico per candidarsi a premier con la lista La Destra-Fiamma Tricolore, partito di Francesco Storace.
Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio con delega all’attuazione del programma del governo Berlusconi IV (2010-2011), è rieletta in Parlamento nel 2013 con Il Popolo delle Libertà; sino al dicembre 2017 milita in Forza Italia, per poi passare con Giorgia Meloni in Fratelli d’Italia, partito che le garantisce la nomina a Ministra del Turismo. Una nomina, quella di Ministra, che la induce a cedere al suo socio Flavio Briatore le quote del Twiga.
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