Migranti e Ucraina sono i due filoni centrali di questo Consiglio Ue a Bruxelles. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni rincara sulla questione e guarda quei dodici miliardi in più – annunciati da Ursola Von der Leyen – come un buon punto su cui partire.
Consiglio Ue: le parole della Meloni
Al Consiglio Ue, la premier Meloni non cede sulla questione migranti. “È importante capire che per risolvere questo problema abbiamo bisogno di soldi che non devono essere spesi solo a livello di sicurezza. Abbiamo bisogno di cooperazione. La discussione è aperta anche per il bilancio dei prossimi anni. Vedremo cosa diranno gli altri Paesi, ma quello dei fondi per la migrazione e la cooperazione con i Paesi terzi è un punto strategico“.
Consiglio Ue: Von der Leyen contro i trafficanti
Al Consiglio Ue, la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen incalza sulla questione dell’immigrazione. In particolar modo, sul combattere i trafficanti: “Dobbiamo guardare a tutte le possibilità che abbiamo per combattere i trafficanti. Abbiamo visto con le tragedie nel Mediterraneo quanto operino in modo cinico e il nostro obiettivo principale è fermare questo crimine organizzato“.
La presidente presenterà poi tre report sul rafforzamento delle frontiere esterne. Questo sarà utile per la gestione comune di queste, la lotta al traffico di esseri umani e sugli investimenti nella stabilità economica dei Paesi d’origine. “Questa è la miglior strada per avere le connessioni tra le persone e per far sì che ci sia una migrazione legale, sicura e qualificata e anche per combattere i trafficanti” ha infine concluso la Von der Leyen.
Consiglio Ue: Michel e Metsola sull’Ucraina
Al Consiglio Ue Charles Michel, presidente del Consiglio europeo ha dichiarato: “L’Ue ha bisogno di un dibattito interno sulle riforme prima che il blocco possa accettare l’Ucraina – importante nazione agricola – come membro. L’Ucraina ha ottenuto lo status di candidato l’anno scorso ed entro la fine dell’anno i 27 devono decidere se lanciare formalmente i negoziati di adesione“.
A queste dichiarazioni, seguono quelle della presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola: “Putin è più debole e noi di una cosa siamo certi, che la nostra priorità è l’Ucraina”.
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