Kata potrebbe essere nascosta tra i muri dell’hotel. Questa una delle ipotesi, insieme alle altre, che gli inquirenti stanno seguendo per tentare di ritrovare la bambina scomparsa il 10 giugno scorso.
I motivi dello sgombero
Sabato le forze dell’ordine hanno sgomberato l’hotel Astor di Firenze, da dove è scomparsa la piccola. Ora l’immobile è libero da persone e sotto sequestro preventivo affinché non vi si compiano altri reati. Tra questi, ci sono l’occupazione abusiva (invasione di edifici) ma anche il tentato omicidio di un cittadino dell’Ecuador che precipitò da una finestra del terzo piano il 28 maggio.
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Cosa si aspettano gli investigatori
All’ispezione parteciperanno due tecnici inviati dal Gis, specialisti esperti nell’uso di apparati tecnici ad alta tecnologia, anche adatti a individuare intercapedini o cavità nelle mura. Non è mai stata del tutto accantonata l’ipotesi che la bimba possa essere rimasta all’interno. Con lo sgombero, nel giro di nove ore sono state fatte uscire 132 persone, tra cui 42 minori che come Kata vivevano in una struttura divenuta fatiscente e pericolosa. Molti i nuclei familiari, numerose le donne. I servizi sociali del Comune hanno ‘stressato’ la disponibilità delle strutture di accoglienza per dare a tutti una sistemazione e l’assistenza per percorsi di inserimento sociale. Sono stati separati ed avviati a quattro centri di accoglienza gestiti da Caritas, cooperativa Il Girasole e uno di proprietà del Comune.
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