Atletica, Jacobs carica: «Pronto a tornare, il Mondiale non è a rischio»

Redazione
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Il campione olimpico in occasione della presentazione del libro della sua mental coach «Lo sport mi ha aiutato a trovare una strada» e rilancia sul Mondiale:«I problemi di Nairobi sono passati, torno in pista per prepararmi al mondiale»

Marcell Jacobs, in occasione della presentazione del libro della sua mental coach, Nicoletta Romanazzi, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti presenti al Salone d’Onore del CONI.

Una delle prime battute, chiaramente, riguarda la decisione assunta dai vertici di Wimbledon, in merito all’esclusione degli atleti russi dal torneo di tennis più prestigioso del mondo. Jacobs, a tal proposito, commenta in modo molto schietto: «Non seguo molto queste vicende ma devo dire che non mi sembra corretto escludere sportivi dalle manifestazioni, che colpa hanno? Poi non sono nessuno per dire cosa sia corretto o meno, però questo di solito lo sport aiuta la pace».

I problemi fisici

Commenti anche sulla mancata partecipazione a Nairobi dove, ricordiamo, il campione italiano è stato fermato da una gastroenterite: «Non è stato un momento facile, eravamo dall’altra parte del mondo. Ora, però, sono in forma e ho recuperato, finalmente sono pronto a tornare». Jacobs, infatti, dopo aver saltato il debutto stagionale sui 100 metri, è pronto a testare il suo stato di forma a Savona, il 18 maggio, dove sarà impegnato in una gara importante per valutare le proprie condizioni atletiche a due mesi dai mondiali di Eugene. Jacobs commenta questa gara «Sarà un test fondamentale per capire a che punto sono col recupero, da capire se faremo i 100 o i 200 metri. I mondiali non sono assolutamente a rischio, credo che sia stato meglio avere problemi adesso invece che a ridosso del mondiale, tutto avviene per un motivo -una battuta poi sulla scaramanzia- anche prima di Tokyo avevo avuto qualche problema, speriamo porti bene anche stavolta».

Il libro della mental coach di Jacobs, Nicoletta Romanazzi, si intitola “Entra con la testa” e tratta il tema della preparazione psicologica in ambito sportivo. Il campione italiano, interpellato sulla prefazione da lui firmata, spiega «Lo sport ti chiede tanto a livello psicologico. Per trovare la pace con sé stessi bisogna capire cosa si vuole nella vita e per me non è stato facile, ho dovuto scavare nel passato, affrontare problemi di cui non ho mai parlato con nessuno e uscire dalla mia comfort zone».

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