Nardella non ci sta: “Con il no allo stadio Firenze subisce danno ingiusto. Chiediamo aiuto dello stato”

Martina Onorati
3 Min di lettura

Il sindaco di Firenze Dario Nardella su tutte le furie per la decisione della Commissione dell’Ue di non concedere i 55 milioni del Pnrr per ristrutturare lo stadio (per arrivare a sbloccare la terza rata)

“Firenze subisce un danno grave, ingiusto e ingiustificabile“. Il sindaco di Firenze non ci sta. Dario Nardella infatti, sempre pronto a difendere la sua Firenze, non ha perso tempo e ha detto subito la sua in merito la decisione della Commissione dell’Unione europea di non concedere i 55 milioni del Pnrr per la ristrutturazione dello stadio, per arrivare a sbloccare la terza rata del PNRR.

“Siamo profondamente delusi per questa decisione dell’Unione europea sulla quota di finanziamento di 55 milioni di euro del Pnrr sul progetto di restauro e riqualificazione dello Stadio Franchi di Firenze, che non è semplicemente uno stadio – afferma con convinzione il sindaco fiorentino – ma un monumento nazionale vincolato dallo Stato”. Ha aggiunto poi che “attendiamo di sapere le motivazioni reali, ma a noi è sempre stata chiara la correttezza del procedimento”.

Stadio comunale Artemio Franchi di Firenze
Stadio comunale Artemio Franchi di Firenze

“C’è chi ha remato contro Firenze e la Fiorentina – prosegue il sindaco – e c’è chi ancora spera che lo Stadio Franchi faccia la fine dello Stadio Flaminio dello stesso architetto Nervi, abbandonato e degradato. Un buco nero nel quartiere di Campo di Marte. Ma noi non ci arrendiamo minimamente! Non fermiamo la procedura di gara pubblica già avviata, anche perché attualmente il progetto è destinatario del finanziamento statale del Ministero della Cultura per 140 milioni di euro circa che non possiamo perdere. Inoltre abbiamo speso già 8,5 milioni di euro nella progettazione e nella verifica della progettazione”.

“Ringrazio il Ministro Fitto e il governo per aver difeso il progetto condividendo con il Comune di Firenze le motivazioni a difesa della correttezza del procedimento adottato – conclude Nardella – A questo punto chiediamo allo Stato italiano di lavorare insieme a una soluzione per sostituire la quota mancante e coprire quindi l’intero importo, anche perché il nuovo stadio di Firenze è parte del piano di candidatura degli Europei di Calcio 2032 già presentato ufficialmente dalla FIGC alla UEFA”. 

© Riproduzione riservata

Condividi questo Articolo