Terabit, presentata a Cagliari la super-rete: “Nei prossimi anni arriverà ondata di dati senza precedenti”

Redazione
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Completa nel 2025, per rispondere a sfide della digitalizzazione. coinvolte oltre all’Infn anche Ogs, consorzio Garr, e il Cineca 

Una super-rete di connessione per far viaggiare i dati della ricerca scientifica italiana fino a un milione di volte più velocemente delle reti internet di oggi: è l’obiettivo di Terabit (Terabit Network for Research and Academic Big data in Italy), il progetto finanziato dal Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (Pnrr) e coordinato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) che sarà completato nel 2025 per mettere in connessione i centri di ricerca italiani e rispondere alle sfide del futuro digitale.

“Nei prossimi anni – ha detto il presidente dell’Infn, Antonio Zoccoli durante l’evento di presentazione di Terabit, presso la sede de L’Unione Sarda a Cagliari – arriverà un’ondata di dati senza precedenti”. A produrli inizialmente sono e saranno soprattutto i centri di ricerca scientifica, poi lo saranno altri settori come la medicina o l’agricoltura, infine dal mondo industriale. “La grande sfida – ha aggiunto Zoccoli – sarà quella di poter trasmettere i dati in modo veloce, immagazzinarli e analizzarli per estrarne valore. Per fare tutto questo servono le menti ma anche le infrastrutture”.

Antonio Zoccoli il difforme
Il presidente dell’Infn, Antonio Zoccoli durante l’evento di presentazione di Terabit, presso la sede de L’Unione Sarda a Cagliari

Nata grazie a 41 milioni di euro del Pnrr, la rete Terabit vede coinvolte oltre all’Infn anche l‘Istituto nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (Ogs), il consorzio Garr, e il Cineca e “unisce e potenzia tre potenti reti di comunicazione già esistenti che ora si estende su tutto il territorio aiutando anche a colmare il “digital divide” dove era ancora presente eliminando così le differenze nella capacità di accesso al calcolo ad alte prestazioni”, ha spiegato Mauro Campanella, responsabile scientifico di Terabit.

Il progetto è stato presentato in Sardegna dove potrebbero nascere presto nuove importanti attività di ricerca scientifica, prima tra tutte l’Einstein Telescope, un rilevatore di onde gravitazionali di seconda generazione, la cui rapida distribuzione dei dati sarà un elemento fondamentale.

“Terabit è un investimento per il presente ma anche per il futuro. Una rete che rappresenta lo stato dell’arte a livello mondiale, capace di garantire connessioni veloci per almeno i prossimi 15 o 20 anni e che potrà essere facilmente potenziata ulteriormente”, conclude Campanella.

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