L’idea di collegare in modo stabile la Sicilia al continente ha origini molto antiche. Il ministero di Salvini sta lavorando al progetto
Il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti sta lavorando a un “Decreto Ponte” che sarà presentato nelle prossime settimane, per agevolare il procedimento sulla costruzione del Ponte di Messina.
La legge di bilancio 2023, infatti, ha fissato al 31 marzo il termine in cui è revocato lo stato di liquidazione della Società “Stretto di Messina”, concessionaria per la realizzazione e gestione del collegamento stabile tra la Sicilia e la penisola. Ad annunciarlo è stato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, durante un collegamento a un dibattito sul Porto di Palermo: arriva a pochi giorni di distanza dal sopralluogo sul ponte che collega Svezia e Danimarca e da una riunione tecnica presieduta dallo stesso Salvini negli uffici Anas di Roma Termini. Sono questi i locali che – nelle intenzioni del ministro – diventeranno il quartier generale della società incaricata di seguire il dossier Ponte sullo Stretto.
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La storia del Ponte dello Stretto di Messina
L’idea di collegare in modo stabile la Sicilia al continente ha origini molto antiche. Gli antichi romani erano riusciti – secondo una leggenda – a far transitare le truppe su un ponte di barche e botti: a narrarlo sono Plinio il Vecchio e Strabone, secondo cui la costruzione fu voluta dal console Lucio Cecilio Metello nel 251 a.C.. Il ponte era fatto di barche e botti per trasportare dalla Sicilia 140 elefanti da guerra catturati ai cartaginesi nella battaglia di Palermo durante la prima guerra punica.
Dopo varie vicissitudini e interruzioni, nell’ottobre 2005 l’Associazione Temporanea di Imprese Eurolink S.C.p.A. vinse l’appalto di contraente generale per la realizzazione dell’opera. L’offerta finale risultò essere pari a 3,88 miliardi di euro, con un tempo di realizzazione di 5 anni e 10 mesi.
Nel 2012, il governo Monti chiuse il progetto del ponte. Nel 2022 il Governo Meloni riattiva la società Stretto di Messina s.p.a , precedentemente posta in liquidazione, con l’intento di riprendere l’iter per la realizzazione del Ponte.
Il materiale di costruzione è acciaio, e la lunghezza è di 3 666 metri. L’altezza è 76 metri, con una larghezza di 60,4 metri, con altezza delle torri di 399 metri. Le carreggiate sono due, cui si aggiunge una ferroviaria. Il collegamento è tra Messina e Villa San Giovanni, in Calabria.
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