Il documento è al vaglio della presidenza della Repubblica dopo lo stop imposto da Mattarella: analisi anche sul Superbonus
Il nodo delle concessioni balneari, il superbonus e le proroghe per lo smart working. Passa da questi punti l’analisi dei tecnici della presidenza della Repubblica sul provvedimento Milleproroghe, che il governo sta votando in questi giorni. Giovedì è arrivato l’ok da parte della Camera ma poi il presidente della Repubblica ha espresso riserve prima del pass definitivo, in vista della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Le concessioni balneari: il nodo da sciogliere
La norma contestata è proprio quella sulle concessioni balneari: sono state prorogate di un altro anno, fino al 31 dicembre 2024, che può arrivare fino al 31 dicembre 2025 per i Comuni che sono alle prese con un contenzioso in essere o con “difficoltà oggettive legate all’espletamento della procedura stessa”. Inoltre, viene prorogato fino a luglio 2023 il termine per la mappatura, entro il quale cioè andrà adottato il “sistema informativo di rilevazione delle concessioni di beni pubblici”.
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Smart working e ricetta elettronica
Proroga fino alla fine di giugno anche il termine per lo smart working senza accorso aziendale. Nel privato riguarderà sia i lavoratori fragili che quelli con figli under 14, mentre nel pubblico solo i fragili. Sul fronte della sanità, il testo originale del decreto legislativo già prevedeva l’estensione dell’uso della ricetta elettronica fino alla fine del 2023. In sede di conversione in legge il termine è stato ulteriormente portato al 31 dicembre 2024. E’ stato inoltre assorbito il dl, approvato separatamente, che proroga il payback da parte delle aziende di dispositivi medici fino a fine aprile di quest’anno.
Superbonus e dehors
E la proroga arriva anche, in questo caso fino a dicembre 2023, per i dehors liberi, come previsto ormai da un paio d’anni nell’ambito delle misure per il contenimento del Covid, e l’estensione a tutto il 2023 delle accise agevolate per la birra artigianale. Una novità riguarda il Superbonus: c’è tempo fino al 31 marzo per comunicare alle Entrate sconto in fattura o cessione del credito per le spese sostenute nel 2022 sia per condomini che per unifamiliari, ma anche per la trasmissione dei dati delle spese sostenute nel 2022 per interventi solo però nei condomini.
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