Il presidente della Repubblica promulga milleproroghe con riserve. Partono le iniziative governo-Parlamento per correggere norme balneari
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella promulga Milleproroghe con riserve. Da questo momento partono quindi, le iniziative tra Governo e Parlamento per correggere le norme balneari.
La decisione di Mattarella
Il presidente della Repubblica si è espresso: Milleproroghe è promulgato con riserve. Ha inviato contestualmente al Presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa, al Presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, e al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, la seguente lettera: “Mi è stata sottoposta, in data odierna, per la promulgazione la legge di conversione del decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198, recante “Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi“.
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Mattarella in una nota spiega: “Il testo del decreto-legge contiene, in seguito all’esame parlamentare, 205 commi aggiuntivi rispetto ai 149 originari. Il decreto-legge appartiene a una oramai consueta tipologia i cui limiti di contenuto sono stati puntualmente individuati dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 22 del 2012. È del tutto evidente come, trattandosi di provvedimenti che, per loro natura, attengono ad “ambiti materiali diversi ed eterogenei”, quando se ne smarrisce la ratio unificatrice, rappresentata dall’esigenza regolatoria di carattere temporale, si trasformano in decreti-legge omnibus del tutto disomogenei, vale a dire in meri contenitori dei più disparati interventi normativi”.
Incompatibilità col diritto europeo
La disposizione, infatti, andrebbe a violare il requisito dell’omogeneità di contenuto che la Corte costituzionale ha ritenuto oggetto di tutela costituzionale. Sulle concessioni demaniali “è evidente che i profili di incompatibilità con il diritto europeo e con decisioni giurisdizionali accrescono l’incertezza del quadro normativo e rendono indispensabili, a breve, ulteriori iniziative di governo e Parlamento” ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella nella lettera ai presidenti delle Camere.
Sono tuttavia consapevole della delicatezza, sotto il profilo costituzionale, del rinvio alle Camere esercitato nei confronti di una legge di conversione di un decreto-legge, a pochi giorni dalla sua scadenza: farebbe, inevitabilmente, venir meno, con effetti retroattivi, in molti casi in maniera irreversibile, tutte le numerose altre disposizioni che il decreto-legge contiene, determinando incertezza e disorientamento nelle pubbliche amministrazioni e nei destinatari delle norme. Ho ritenuto, quindi, di promulgare la legge di conversione in questione“. Ha scritto infine il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, concludendo i motivi della sua presa di posizione. Si attendono quindi ulteriori aggiornamenti.
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