Assinter: “Le in-house ICT pubbliche patrimonio del Paese”

Davide Fosteri
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L’evento in Senato con il sottosegretario Butti: “Stessa visione per il futuro, massima attenzione per l’attuazione del Pnrr e per la trasformazione digitale”

“Per la trasformazione digitale del Paese e la piena attuazione del PNRR è necessaria un’intensa collaborazione tra centro e territori, tra Governo, Regioni, Enti Nazionali e società in house detetrici di un importante know how tecnologico e di una forte capacità innovativa”. Queste sono le conclusioni emerse al convegno dal titolo “Le in-house ICT pubbliche patrimonio tecnologico del Paese e protagoniste dell’innovazione della PA. Per un digital made in Italy”. Il messaggio emerso dai vari interventi si può sintetizzare in una parola: collaborazione. Questa sembra essere l’unica strada per valorizzare il patrimonio dell’industria digitale italiana, una produzione ‘made in Italy’ di alto valore tecnologico.

L’incontro sui temi inerenti al digitale si è svolto in Senato, organizzato da AssinterItalia, l’associazione delle in house ICT nazionali, regionali e locali. Presenti, inoltre, diversi rappresentanti delle istituzioni ed enti del settore tra cui il sottosegretario Butti e il senatore Lombardo, Acn, Sogei, Agenas e la Conferenza delle Regioni e Province Autonome e un’ampia rappresentanza delle maggiori imprese del mercato ICT presenti in Italia.

Il ruolo chiave del Governo per il patrimonio dell’industria digitale italiana

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio per l’Innovazione Sen. Alessio Butti durante il suo intervento ha affermato quanto il dialogo e una relazione salda con il governo siano fondamentali: “Il mondo delle in house ha bisogno di una relazione salda con il Governo, le autorità̀ politiche e tutti i portatori di interesse. È necessario istituire un dialogo più̀ proficuo per remare tutti verso la stessa direzione. Per questo il Dipartimento per la trasformazione digitale intende avvalersi del contributo di questi importanti soggetti, anche in relazione all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.”

Anche il senatore Marco Lombardo è stato dello stesso parere, esprimendo apprezzamento per lo sforzo del Governo, teso a valorizzare il ruolo dei territori e delle società in house nel percorso di piena attuazione del PNRR che non va assolutamente fermato. Chiara anche la posizione di Assinter Italia, che ha preso atto positivamente delle importanti novità̀ presenti nella posizione del Governo.

Il settore strategico della sanità digitale

Il presidente Diego Antonini nella sua introduzione ai lavori, poi il direttore Maria Cammarota a conclusione del convegno, hanno ricordato che è il momento di fare un passo avanti per costruire un circolo virtuoso di reciproco scambio tra territori e centro, in particolare sul piano delle infrastrutture digitali per la gestione dei dati, del Fascicolo Sanitario Elettronico, della Telemedicina al fine di offrire servizi realmente rispondenti alle esigenze dei cittadini e delle imprese e a quelle degli attori del sistema sanitario.

 “Ovviamente il settore della sanità digitale è particolarmente strategico – spiega il direttore Assinter Maria Cammarota – considerando la competenza attribuita alle Regioni e al ruolo di supporto delle società ICT in house esempio nella realizzazione del FSE. È necessario fare community nell’ottica di condividere le best practice delle in house, rafforzando il coordinamento e la piena complementarietà tra le diverse azioni nazionali e regionali.”

La sicurezza dei dati al centro degli obiettivi

Obiettivo importante e necessario è quello di garantire la sicurezza dei dati degli italiani. Anche in questo quadro il ruolo delle società̀ ICT in house è rilevante, considerando le competenze e gli importanti investimenti recentemente fatti. Il presidente Assinter Diego Antonini, a tal proposito, ha dichiarato “Fondamentale lo scambio di dati al fine di offrire servizi realmente rispondenti alle esigenze dei cittadini e delle imprese. Altrettanto importante però è la tutela del dato pubblico per le società in house mettendo a terra un sistema federato sicuro tra tutti i vari attori coinvolti”.

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