Premio Aldo Biscardi, un nuovo modo di comunicare lo sport

Francesco Ragugini
4 Min di lettura

Tra i vincitori del premio: ci sono Sofia Goggia, Paolo Petrecca, Laura Gobbetti e Claudio Cerasa

La prima edizione del premio Aldo Biscardi si è svolta al Coni, con un omaggio al giornalista sportivo scomparso nel 2017. “Era un uomo molto colto, che ha cambiato anche il modo di fare televisione”, sintetizza l’organizzazione del premio, voluto dalla figlia Antonella.

Max Giusti ricorda che faceva la sua parodia, ed era molto roboante. Vito Cozzoli – Presidente di Sport e Salute – evidenza che “il connubio tra salute e sport ha portato a coinvolgere quaranta associazioni, permettendo che si faccia sport a scuola. Biscardi è stato un grande innovatore del giornalismo.  La stessa figlia, Antonella mette il medesimo entusiasmo nei progetti”.

Il Premio Aldo Biscardi: i vincitori

Alessandro Onorato – Assessore allo Sport del Comune di Roma – ha raccontato come si cerchi di far evolvere anche la logistica degli impianti sportivi nella capitale: “Abbiamo dodici impianti.  La stranezza è che investire su un centro sportivo è come farlo su una palazzina, e ciò disincentiva potenziali investitori”.

Andrea Abodi – Ministro per lo Sport e i Giovani – ha esposto le misure per arginare il fenomeno della violenza negli stadi: “S’inaspriranno le sanzioni, ma solo per chi ha commesso il reato, non per tutta la tifoseria. Gli stadi vanno resi più efficienti dal punto di vista tecnologico, e anche più sicuri.  Roma non ê solo Suburra, mostrata in serie televisive di cui faccio fatica a comprendere l’utilità”.

Giovanni Malagò – Presidente del Coni – ha toccato il delicato tema degli episodi di violenza psicologica cui sono state vittime le ginnaste: “Sono fatti gravi: siamo 14 milioni di tesserati, e possono succedere queste situazioni. Varie procure stanno facendo le indagini, quindi occorrerà attendere gli sviluppi”. Ricorda poi Aldo Biscardi: “Era molto amico di mio padre, trentacinque anni fa uscivano di casa,  prendevamo le paste e vedevamo le partite a casa sua”.

A ritirare i vari premi sono stati Arianna Mihajlovic, moglie di Sinisa, scomparso di recente. Ha ricordato il marito, tenace e battagliero: “La forza che mi ha dato o mio marito è commovente. Avendo cinque figli, ho imparato a usarla”.

Il giornalista Italo Cucci è stato premiato per la sua lunga carriera: “Ringrazio per questo premio, perché collegato al mio amico Aldo”, ha detto in collegamento.

Gli altri premi sono andati a Sofia Goggia – miglior atleta – Paolo Petrecca – per le notizie – Laura Gobbetti – per la TV – Emilio Mancuso – per la radio – Fabrizio Bocca – per il web – Claudio Cerasa – per i podcast. Luigi Busà ha ricevuto il premio per la narrativa e saggistica. “Dopo la medaglia olimpica a Tokyo nel karate, ho scritto questo libro in cui volevo confermare che tutto dipende dalle nostre capacità”. Paolo Petrecca, ricevendo il premio per la comunicazione, ha chiosato: “Da caporedattore di Rai News 24, so che è importante raccontare non solo la notizia, ma andare a fondo”.

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