Avvelenamento animali, parte un corso per prevenire il fenomeno

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Il corso si terrà alla Scuola Umbra di amministrazione pubblica di Pila ed è riservato a unità cinofile

È stato inaugurato in Umbria il progetto “Lotta contro l’avvelenamento degli animali”. Il corso si terrà alla Scuola Umbra di amministrazione pubblica di Pila, a Perugia, ed è riservato a unità cinofile costituite da allievi con i rispettivi cani da addestrare per l’individuazione di bocconi avvelenati, contrastando l’avvelenamento degli animali.

“Il fenomeno dei bocconi avvelenati è grave e diffuso – ha spiegato la Presidente di Enpa nazionale, Carla Rocchi – Un boccone avvelenato può innescare un’inarrestabile catena di morte: a morire non sono solo gli animali che lo ingeriscono, poiché le carcasse avvelenate, indirettamente, colpiscono anche altri animali che se ne ciberanno. Sono moltissimi, infatti, i casi di avvelenamento diretto o indiretto della fauna selvatica e di animali domestici, ma i numeri non rivelano la reale entità del dramma, che spesso coinvolge anche animali protetti”.

Come funziona il corso

Con la legge del 2001, la Regione è stata pioniera nella lotta contro l’utilizzo di veleni: ebbe scarsa applicazione a causa della mancanza di un gruppo cinofilo specializzato nelle bonifiche del territorio. Il corso ottempera a tale carenza, tutelando anche la salute pubblica, in quanto le sostanze tossiche inquinano le falde acquifere, il suolo, le aree urbane, i parchi naturali e costituiscono un rischio anche per le persone.

Il Dirigente Servizio Prevenzione Sanità Veterinaria Igiene Alimenti della Regione Umbria, Salvatore Macrì, ha confermato che “il fenomeno degli avvelenamenti rappresenta un rischio per gli animali domestici e selvatici, ma comporta anche un pericolo per l’ambiente e per l’uomo, in particolare per i bambini”. Tra le varie discipline del corso, ci sono etologia e comportamento animale, psicologia canina, attività sensoriali del cane; studio dei principali veleni; per poi svilupparsi con le principali metodiche di addestramento e prove pratiche nella ricerca di esche avvelenate in boschi, parchi pubblici e naturali. Sarà inoltre istituito un numero verde per segnalare la presenza di esche avvelenate o di animali con sintomatologia clinica da avvelenamento.

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