Epatite acuta nei bambini, per l’Oms possibile causa l’adenovirus

Redazione
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Più di 160 casi registrati nel Regno Unito, l’Iss esclude una connessione tra la malattia e la vaccinazione contro il Covid

L’epatite acuta e grave di origine sconosciuta sta colpendo i bambini. Al 21 aprile sono stati segnalati almeno 169 casi nel Regno Unito, due confermati in Italia. L’Oms indica come possibile causa un adenovirus, ma non è l’unica possibilità. Tuttavia l’Istituto Superiore di Sanità, in un primo piano sulla vicenda, tende a escludere una connessione tra malattia e vaccinazione contro il Covid, semplicemente perché la stragrande maggioranza dei bambini colpiti da tale epatite non era vaccinata.

Perché l’adenovirus

Per l’Oms vanno studiati in particolare la maggiore suscettibilità dei bambini all’adenovirus, la potenziale comparsa di un nuovo adenovirus e la coinfezione da Sars-CoV-2. In Italia ieri una circolare del ministero della Salute ha fatto il punto della situazione, spiegando che «al 22 aprile sono giunte in totale 11 segnalazioni che fanno riferimento a pazienti individuati in diverse Regioni italiane (Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Sicilia, Toscana e Veneto). Si tratta quindi di segnalazioni relative a casi sporadici sparsi sul territorio nazionale»; e su queste 11 segnalazioni, sono 2 i casi confermati. Molti di questi bambini hanno riportato sintomi gastrointestinali inclusi dolore addominale, diarrea e vomito. La maggior parte dei casi non aveva la febbre. La causa resta sconosciuta. Infatti, i virus comuni che causano l’epatite virale acuta non sono stati rilevati in nessuno di questi casi. Secondo l’Oms l’adenovirus è stato rilevato in almeno 74 casi. Mentre il Sars-CoV-2 è stato identificato in 20 casi, tra quelli testati. Solo 19 casi avevano una coinfezione da Sars-CoV-2 e adenovirus.

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