Sale strapiene e vendite in crescita per l’edizione 2022 della Fiera della piccola e media editoria. Il presidente AIE: “Offerta apprezzata dalle nuove generazioni”
Si conclude con un record assoluto di oltre 100 mila presenze l’edizione 2022 di Più libri più liberi che si è conclusa domenica alla Nuvola dell’Eur a Roma con l’attesissimo incontro tra Zerocalcare e Ascanio Celestini.
Affluenza record, sale traboccanti e vendite in crescita per gli editori alla fiera della piccola e media editoria con oltre 600 appuntamenti in cinque giorni dedicati a ‘Perdersi e ritrovarsi’ che ha visto la presenza del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, protagonista in questi giorni delle polemiche sulla App 18. Tra gli incontri più seguiti, quello con il grande intellettuale Paul B. Preciado con Azar Nafisi, Alessandro Baricco e Alessandro Barbero.
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“Le code davanti alle sale, i corridoi pieni di giovani di fronte agli stand mostrano quanto l’offerta sia apprezzata soprattutto dalle nuove generazioni. Speriamo che tutto questo sia un’ulteriore spinta nei confronti di Governo e Parlamento per confermare la Carta Cultura per i diciottenni, dissipando così la grande preoccupazione per una sua cancellazione che ha attraversato tutta la Fiera” ha detto il presidente dell’Associazione Italiana Editori, Ricardo Franco Levi.
Appuntamento al prossimo anno con un nuovo tema
Appuntamento al 2023, dal 6 al 10 dicembre 2023. “Il tema del prossimo anno sarà Nomi Cose Città Animali Fiori Piante perché col gruppo di programma abbiamo pensato a un gioco e a un elenco, a qualcosa da sfogliare, come si sfogliano i libri”, ha detto Paul B. Preciado, in apertura di fiera. “È una fiera fatta con gli editori e per gli editori, da lettori e lettrici per lettori e lettrici” – prosegue – “Dobbiamo cambiare tutti i nomi di tutte le cose, e chi più degli editori può contribuire a pensare un mondo nuovo con nomi nuovi che creino più spazi per tutti.
Chiara Valerio, che dal 2023 sarà la curatrice della Fiera dopo Silvia Barbagallo, con cui è stata curatrice del programma in questa edizione, ha affermato: “Le cose, insieme alle parole, sono ciò che ci differenzia dagli animali non umani, le città sono luoghi da ripensare, gli animali, i fiori e le piante sono ciò insieme a cui viviamo, è possibile una Terra senza esseri umani ma non senza piante e dunque perché non dirlo? Mancherebbero i funghi, ma le case editrici fanno proprio questo, pubblicano ciò che ancora non c’è”.
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