In molti si schierano a favore della Meloni che porta con sé sua figlia al G20 di Bali. Conte che cita la legge sull’allattamento in parlamento e Fiorello che la difende in diretta Instagram: “E’ sessismo”
“Mentre torno a casa da due giorni di lavoro incessante per rappresentare al meglio l’Italia al G20 di Bali, mi imbatto in un incredibile dibattito sul fatto che sia stato giusto o meno portare mia figlia con me mentre andavo via per quattro giorni”. Con un post su Facebook Giorgia Meloni spiega la sua scelta di portare con sé a Bali la figlia Ginevra, in occasione del G20 organizzato dall’Indonesia. “La domanda che ho da fare agli animatori di questa appassionante discussione è: quindi ritenete che come debba crescere mia figlia sia materia che vi riguarda? Perché vi do una notizia: non lo è. Ho il diritto di fare la madre come ritengo e ho diritto di fare tutto quello che posso per questa Nazione senza per questo privare Ginevra di una madre. Spero che questa risposta basti per farvi occupare di materie più rilevanti e vagamente di vostra competenza”, conclude.
La Meloni infatti, e chiunque si sia schierato dalla sua parte, con il messaggio sui social, spegne ogni tipo di polemica nata dopo la notizia che la figlia di sei anni avuta dal compagno Andrea Giambruno fosse lì a Bali con lei durante il G20.
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Lo aveva già annunciato: “Le donne si organizzano sempre”
Che poi lo aveva già annunciato. “Se diventerò premier non rinuncerò a nulla di ciò che riguarda mia figlia Ginevra, che ha 6 anni. Le donne si organizzano sempre”. Era il 30 agosto, la fine della campagna elettorale. Prendendo poi come esempio altre leader che di certo non rinunciano al ruolo di madri, come “Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, che ha sette figli, o Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, che sta crescendo quattro maschi”, ha affermato la premier.
Conte dalla parte della premier: “un paese troppo indietro”
“In Italia ci si lamenta se ci sono poche donne in politica, nei ruoli apicali, se ci si trova a scegliere fra lavoro e famiglia. Poi però si apre un dibattito senza senso sul fatto che Giorgia Meloni abbia portato sua figlia al vertice G20 di Bali” – così scrive su Facebook Giuseppe Conte, che si schiera dalla parte della premier. “Contesto alla premier le scelte su politica estera, caro bollette, favori agli evasori fiscali e tagli del sostegno agli ultimi. Però su questo episodio sto dalla sua parte, senza se e senza ma“, scrive su Facebook il presidente del M5S. Conte infatti, nel 2019 portò con sé al G20 di Osaka portò suo figlio Nicolò di 11 anni.
L’ex presidente del consiglio ricorda anche l’iniziativa del Movimento: “Abbiamo ottenuto che le parlamentari possano finalmente allattare i propri figli in Aula. Un messaggio forte per un Paese che su questi temi, evidentemente, è ancora troppo indietro”, osserva.
La legge sull’allattamento in aula
Infatti, anche la Camera dei Deputati lancia un forte segnale con la legge stabilita dalla Giunta del parlamento che prevede che le neomamme deputate potranno allattare in Aula; permettendo così alle onorevoli di poter esercitare il proprio diritto di voto anche nel primo anno di vita del proprio figlio. Dunque, si porta a compimento un percorso che ha visto in prima fila Licia Ronzulli di Forza Italia, che nel 2010 ruppe gli schemi entrando nell’Europarlamento con la figlia Vittoria di soli 44 giorni.
Fiorello protegge la Meloni in diretta su Instagram
La mamma deve stare a casa con i bambini? Nelle polemiche c’è maschilismo e sessismo. Anche Fiorello protegge la leader di Fratelli d’Italia dai microfoni di “Aspettando Viva Rai 2”, l’appuntamento quotidiano in diretta alle 7.15 sul suo profilo Instagram.
#sisterhood di Paita e Moretti
“Montare un caso per una mamma che sceglie di portare sua figlia in un viaggio di lavoro è semplicemente ridicolo e assurdo. Qualunque sia la mamma e qualunque sia il lavoro”, scrive su Twitter la presidente dei senatori di Azione-Italia Viva Raffaella Paita, che condivide la scelta della Meloni di portare con sé la figlia.
Alessandra Moretti, europarlamentare S&D/Pd commenta: “Un bellissimo libro di Giovanni Bollea diceva: ‘le madri non sbagliano mai’. Criticare Giorgia Meloni perché ha portato sua figlia in missione in Indonesia, denota l’ipocrisia di una cultura che vorrebbe calpestare il principio dell’autodeterminazione delle donne”. E conclude con “#sisterhood”.
Costringere una donna a scegliere tra famiglia, figli o lavoro, non va più di moda: ben venga mettere a tacere inutili polemiche, che non fanno che vanificare le numerose lotte portate avanti in questi anni per permettere alle donne di poter raggiungere successi professionali senza dover rinunciare alla maternità. Chiedere alle donne di “comportarsi da uomini” solo per vedersi riconosciuto il proprio ruolo conquistato con fatica è sessismo e misoginia.
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