Al Cineca il supercomputer Leonardo: cosa lo rende speciale? 

F.M.D.
4 Min di lettura

Il 24 novembre al Tecnopolo di Bologna l’inaugurazione del quarto computer più potente al mondo: ma quali sono le sue principali applicazioni?  

Il supercomputer Leonardo si è classificato al quarto posto tra i più potenti al mondo. A renderlo così speciale, infatti, vi sarebbero le sue capacità computazionali e le sue caratteristiche valutate positivamente circa la sostenibilità ambientale dei suoi componenti. 

Obiettivi del progetto

Leonardo, finanziato da EuroHPC JU e Cineca, per conto del Ministero dell’Università e della Ricerca, è stato realizzato per sostenere la grande mole di calcoli di ricercatori italiani e europei allo scopo di crescere in diversi settori grazie all’ausilio della tecnologia avanzata. 

Il progetto intende garantire all’Ue un’autonomia strategica circa le risorse tecnologiche possedute e portare gli Stati membri a livelli di progresso sempre più elevati. Non meno importante, intende supportare le soluzioni ai grandi problemi sociali. e sue abilità contribuiranno alla mitigazione e gestione di rischi dovuti a situazioni estreme come quelle che saremo costretti ad affrontare a causa del cambiamento climatico, ad esempio. 

“Il sistema di pre-exascale Leonardo fornirà alla comunità scientifica il sostegno per compiere significativi progressi nel campo computazionale, in linea con la storia dell’HPC di Cineca- afferma Sanzio Bassini, direttore del Dipartimento HPC del Cineca- Il sistema Leonardo, a differenza dei sistemi di calcolo ad alte prestazioni di fascia alta classificati nella Top500, è progettato per fornire ai ricercatori pubblici e privati europei e italiani un sistema HPC ad alta produttività, in grado di sostenere prestazioni di fascia alta, come dimostrato dal posizionamento del sistema al quarto posto a livello mondiale”.

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Bologna, la sede del consorzio Cineca

Caratteristiche tecnologiche 

Nello specifico, il sistema fornito da Atos, basato su Bull Sequana XH2000 è composto da due moduli di calcolo: il primo, denominato “booster” ha lo scopo di massimizzare la capacità computazionale tramite GPU basate su Nvidia Ampere; il secondo “Data Centric” sarà pronto nel 2023 è avrà l’obiettivo di soddisfare un gamma più ampia di applicazioni tramite CPU Intel Sapphire Rapids. Il modulo booster appena rilasciato ha raggiunto un HPL di 174,7 Petaflops.

Sistema di archiviazione

Il sistema di archiviazione presenta capacità molto veloci. La grande flessibilità dell’architettura consente di affrontare anche casi d’uso impegnativi in termini di larghezza di banda. Tale “livello Fast” si basa su DDN Exascaler e funge da livello ad alte prestazioni anche per grandi carichi di metadati e di lavoro AI.

Rete dati

La soluzione di rete dati del supercomputer Leonardo si basa su supporto di routing adattivo che migliora la capacità di calcolo per realizzare anche visualizzazioni che richiedono larghezza di banda combinate con accesso ai dati (es. applicazioni 3D)

Sostenibilità ambientale

Il supercomputer Leonardo, inoltre. possiede un’architettura potente ed efficiente tale da supportare i ricercatori nella realizzazione di soluzioni sostenibili. Le tecnologie utilizzate per il raffreddamento delle sale e del Data center lo rendono positivamente valutabile e hanno contribuito al traguardo raggiunto. 

Il 50 per cento della potenza di calcolo generata sarà  poi messa a disposizione degli istituti di ricerca e delle università italiane; il resto sarà utilizzato dai ricercatori europei.  A tal proposito, infatti, è aperto il bando LEAP (Leonardo early access program) rivolto a progetti con elevato impatto scientifico. I ricercatori, privati e pubblici possono presentare le loro proposte e chi tra questi verrà selezionato avrà accesso al sistema già a partire dal gennaio 2023. Leonardo diventerà pienamente operativo per gli utenti a fine marzo 2023.

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