L’idea era stata lanciata da Berlusconi e accolta dal centrodestra come possibile svolta per un referendum, ma ora Salvini ammette di preferire una maggiore autonomia per le regioni
Matteo Salvini, intervistato da “Newsmax”, sito di informazione molto vicino alla destra statunitense, apre un dubbio sulla possibile riforma verso il presidenzialismo e crea una frattura con i suoi alleati di alleanza. Il leader della Lega ammette di preferire la concessione di maggiore autonomia alle regioni, più facile da approvare senza toccare la Costituzione.
«Come nel modello americano, il sistema presidenziale deve essere attuato con un sistema federale che dia equilibrio alla poteri centrali forti. Il meccanismo dei pesi e dei contrappesi è fondamentale per una democrazia», sostiene Salvini. L’idea di rendere l’Italia una Repubblica presidenziale e non parlamentare era stata proposta da Silvio Berlusconi e acclamata da tutto il centrodestra italiano.
Su Fratelli d’Italia, alleato numero uno della Lega, e l’ideologia richiamanti il fascismo, Salvini è sicuro: non c’è problema per un eventuale ritorno. «Le colpe di Mussolini erano così gravi porre fine a qualsiasi discussione su questo tema. Noi stiamo lavorando per costruire un futuro migliore in nome della libertà. Studiamo il passato nei libri di storia».
Alla domanda su quale ruolo vorrebbe ricoprire nel prossimo esecutivo, il leader del Carroccio non ha dubbi: «Quello che mi chiedono gli italiani: se scelgono Lega sarebbe un orgoglio e un’emozione fare il presidente del Consiglio». Poi il monito a recarsi alle urne: chi non vota, non sceglie e non decide, non adempie ai doveri per il futuro del Paese.
Contro Letta
Salvini si scaglia contro Enrico Letta, segretario del Partito Democratico, che avrebbe improntato tutta la campagna elettorale contro la Lega. Non solo le accuse di complicità con il Cremlino, o quella di fascismo, ma anche gli insulti che il dem lancerebbe tutti i giorni contro il centrodestra.
Il volto del Carroccio è convinto: «Letta fa ridere, il mio modello non è l’Ungheria o la Polonia ma l’Italia e aiutare gli italiani a pagare di meno. Non si rende conto rischiamo la strage di posti di lavoro, Letta fa ridere». Poi la frecciata contro molti politici italiani che si sono riscoperti filo-americani, solo ora che è finita l’era Trump, ma il rapporto fra Lega e Washington è sempre stato solido.
Basta alle vacanze troppo lunghe per gli studenti
Tre mesi di stop scolastici sono troppi e vanno ridimensionati: questa è la proposta lanciata da Salvini. A prova di quanto dice, il leader della Lega mostra il confronto con gli altri Paesi, che hanno momenti di pausa brevi ma maggiormente dislocati nell’arco dell’anno.
Al centro dell’attenzione sul mondo della scuola per il Carroccio c’è anche la riduzione del costo dei libri di testo e la necessità di archiviare l’uso delle mascherine dopo l’epoca Covid. E sulla mancanza di insegnanti di sostegno per i bambini disabili dice: «Mi sono imbizzarrito. In questo modo non hanno diritto alla scuola».
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