Mattarella, investire in Cultura fa crescere il Paese

Mauro Pacetti
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Visitando gli Scavi di Pompei, in occasione dell’apertura della Mostra di Igor Mitoraj, il Presidente Mattarella sottolineò come ogni investimento nella cultura è un investimento ben speso ai fini della crescita del Paese

il Presidente Sergio Mattarella a Pompei, in occasione dell’inaugurazione della mostra dedicata all’artista polacco Igor Mitoraj, sottolineò come investire in cultura faccia crescere il Paese. Per il Presidente ogni euro investito in cultura è un atto di tutela del nostro patrimonio artistico ed è una direzione di marcia che dobbiamo «alla nostra storia, al nostro futuro e al mondo intero».

Poi, parlando di investimenti fece notare come quelli destinati alla Cultura rappresentassero una straordinaria convenienza per il nostro Paese. Ed oggi, nell’ambito del programma europeo Next Generation UE, l’Italia stanzia per la Cultura 6,675 miliardi, che sono una parte consistente degli oltre 40 destinati alla digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura.

Dei circa sette miliardi da utilizzare per ampliare ed estendere l’attrattività di Turismo e Cultura 4.0, sono destinanti 4,275mld per investimenti diretti per la Cultura e 1,460 allocati in un fondo complementare destinato a finanziare 14 interventi di tutela, di valorizzazione e di promozione culturale territoriale. Quattro sono le misure che regoleranno l’accesso a tali fondi.

Cultura, le quattro misure che regolano distribuzione e utilizzo dei fondi

La prima misura (1,100 mld) prevede investimenti per riforme digitali atte a favorire l’accesso al patrimonio culturale (500 mln-12 progetti), investimenti per migliorare l’efficienza energetica di cinema, teatri e musei (300 mln), investimenti per eliminare le barriere architettoniche in complessi monumentali ed aree e parchi archeologici e attività formative.

Con la seconda misura (2,720 mld) si vogliono rigenerare e rendere attrattivi i piccoli siti culturali, il patrimonio culturale religioso e rurale. Le risorse sono state suddivise tra un Piano Nazionale Borghi (1,020 mld) per valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale delle aree interne, in interventi per la protezione e la valorizzazione architettonica e del paesaggio rurale (600mln) e, per il recupero e la valorizzazione di 110 parchi e giardini storici (300mln).

Tra gli interventi (800mln) un programma per la messa in sicurezza sismica, il restauro di chiese, campanili e torri, la creazione di un centro per il controllo e monitoraggio dei beni culturali, la creazione di 5 depositi temporanei da utilizzare nei casi di calamità e la riconversione di caserme e centrali nucleari dismesse.

Una terza misura (455mln) è stata dedicata allo sviluppo e al rilancio dell’industria cinematografica (300mln) e alla transizione digitale che incentivi innovazione tecnologica e green degli operatori e promuova la partecipazione attiva dei cittadini (155mln).  La quarta misura (1,460mln) è destinata ad un piano strategico rivolto a grandi attrattori culturali.

Un miliardo e 460 milioni in 14 progetti di sviluppo

Un miliardo e 460 milioni è la spesa prevista per 14 interventi strategici per grandi attrattori culturali. Non si tratta di grandi somme, ma di un forte gesto di attenzione verso attività di eccellenza nazionale, di rinascita e rilancio di luoghi significativi, di difesa della memoria e valorizzazione di manufatti, di potenziamento e riqualificazione, di restauro e rigenerazione urbana e rurale.

Per le attività della Biennale di Venezia sarà costruito un polo permanente di eccellenza internazionale. A Trieste sarà riqualificato il Porto Vecchio e a Torino il Parco e il suo Fiume per salvaguardarne la memoria e il futuro. E se a Milano sono previsti interventi di rilancio della Biblioteca Europea di Informazione e di Cultura, a Genova ad essere valorizzata sarà la cinta muraria dei forti genovesi. Alle regioni Veneto ed Emilia-Romagna sono destinate risorse per potenziare l’attrattività turistica delle aree delta del Po. Sono poi in atto progetti per riqualificare lo Stadio Artemio Franchi di Firenze, la città e la campagna di Roma, il Museo Mediterraneo di Reggio Calabria, il Parco Costiero della cultura, del turismo e dell’ambiente di Bari. A Palermo l’area dell’ex Manifattura dei Tabacchi sarà riqualificata è destinata alla realizzazione del primo Auditorium  per la città, mentre a Trapani sarà restaurato e valorizzato l’immobile costiero Colombaia, Castello di Mare, Torre Peliade. La valorizzazione e la rigenerazione urbana del Real Albergo dei Poveri di Napoli e il progetto di itinerari culturali e treni storici, chiudono gli interventi strategici dei grandi attrattori culturali.

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