Il Pontefice, nell’udienza generale del mercoledì, manda un messaggio di cordoglio alle vittime del conflitto e parla dell’omicidio di Darya Dugina: «Sono gli innocenti a pagarne il prezzo»
Papa Francesco esprime la sua preoccupazione riguardo la guerra in Ucraina e un possibile incidente nucleare nella centrale di Zaporizhzhia. Il Pontefice, durante l’udienza generale del mercoledì, dichiara: «Auspico che si intraprendano passi concreti per mettere fine alla guerra e scongiurare il disastro nucleare. Rinnovo il mio invito ad implorare al Signore la pace per l’amato popolo ucraino che da sei mesi, oggi, patisce l’orrore della guerra».
Le parole di Francesco arrivano in una giornata importante per il popolo di Kiev: il 31esimo anniversario dell’Indipendenza ucraina dopo il crollo dell’Unione Sovietica, ma, per una triste coincidenza, anche i sei mesi dall’inizio del conflitto.
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A pagare il prezzo sono gli innocenti
Il riferimento all’omicidio di Darya Dugina arriva con una forte condanna verso il coinvolgimento dei civili nel conflitto: «Penso ad una povera ragazza volata in aria per una bomba che era sotto il sedile della macchina a Mosca. Gli innocenti pagano la guerra».
Un pensiero viene anche rivolto ai prigionieri, soprattutto quelli che versano in condizioni più fragili, e un’esortazione affinché la diplomazia lavori per il loro rilascio. Una netta condanna viene lanciata poi verso il potere, che papa Francesco non esita a definire folle: «Tanti innocenti che stanno pagando la pazzia, la pazzia di tutte le parti, perché la guerra è una pazzia e nessuno in guerra può dire: “No, io non sono pazzo”».
«Coloro che guadagnano con la guerra, con il commercio delle armi sono dei delinquenti perché ammazzano l’umanità», afferma poi il Pontefice, invitando i presenti a pensare anche ai conflitti oltre l’Ucraina, come quelli che imperversano in Siria o nello Yemen.
La morte nella vecchiaia può far paura
Con l’udienza generale di oggi, Papa Francesco chiude il ciclo di seminari di catechesi dedicato alla vecchiaia. «La morte fa un pò paura perché non sappiamo cosa significa questo passaggio, ma passata la parte c’è la festa», spiega il Pontefice.
Francesco ribadisce l’importanza di dedicarsi alle persone anziane, anche con semplici gesti, rivolgendosi ai suoi coetanei per convincerli a dare importanza ai dettagli di cui è fatta la vita. «L’essenziale, che in prossimità del nostro congedo teniamo più caro, ci appare definitivamente più chiaro. Cari fratelli e sorelle, specialmente voi anziani, il meglio della vita è ancora tutto da vedere».
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