L’europarlamentare della Lega commenta l’ondata di odio e rancore nei confronti del noto stabilimento balneare della Versilia di proprietà di Briatore e Santanchè: «Un esempio di successo, che dà lavoro a 150 persone. Criticato da chi è mosso da invidia sociale»
Dopo le polemiche sui social dei danni al Twiga, lo stabilimento balneare di Flavio Briatore e Daniela Santanchè a Forte dei Marmi, a causa del maltempo, l’europarlamentare Susanna Ceccardi attacca l’odio che si è scatenato in rete: «Chi ride soddisfatto sta deridendo l’intera categoria dei balneari della Versilia, dove numerosi stabilimenti sono rimasti devastati dal cataclisma di ieri».
«Un locale come il Twiga, purtroppo, da molti odiatosi di professione, anziché essere visto come esempio di successo, che dà lavoro a 150 persone, viene additato con l’odio e il rancore tipici da chi è mosso da invidia sociale – continua Ceccardi – Basterebbe scorrere le cronache per vedere come le raffiche di vento abbiano distrutto tende, ombrelloni e lettini in tantissimi altri stabilimenti. Non mancano danni ad alberghi di prestigio. Vogliamo ridere pure di questo?».
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L’europarlamentare spera che le istituzioni, da quelle locali al governo, aiutino tutti gli imprenditori della Versilia con risarcimenti adeguati. «In realtà, il cuore vero della Toscana si è visto nella gara di solidarietà che è partita fra i gestori e anche da parte dei clienti. Dobbiamo essere vicini a una realtà così importante per tutta la nostra economia».
Briatore non sta alle critiche: «Chi è felice è una merda»
È stata la Santanchè, proprietaria dell’esclusivo stabilimento balneare, a mostrare in un video pubblicato sui social i danni provocati al Twiga dall’ondata di maltempo sulla Versilia. Da quel momento, l’onda d’odio del web si è scatenata sotto al post esultando contro i gestori del locale.
Forte dei Marmi è da sempre località turistica estiva meta delle vacanze di molti Vip e personaggi famosi. «Pensa di venire a far compassione a gente che guadagna 1000 euro al mese a 40 ore alla settimana?», «Il Twiga ha le spalle larghe. Altri stabilimenti meno famosi e con danni maggiori non possono dire altrettanto», «Ma non è la stessa Santanchè che diceva: i cambiamenti climatici sono una bufala?», si legge nei commenti del post di Twitter della senatrice di Forza Italia, sottolineando l’incoerenza.
Non ci sta Briatore, socio del Twiga, che replica alle frecciatine degli utenti con toni coloriti: «Non riesco a capire che Paese di rancorosi e sfigati siamo. Però son felice in un giorno come questo di far contenti tanti che sono felici delle disgrazie che succedono. Quegli sfigati non bisogna considerarli, sono delle merde».
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