L’obiettivo delle grandi proprietà è sempre più l’estrazione di minerali rari indispensabili per le batterie dei veicoli elettrici
Jeff Bezos, Michael Bloomberg, Bill Gates insieme ad altri miliardari sono parte del progetto di Kobold Metals – società di esplorazione mineraria con sede in California per cui sono stati già stanziati 15 milioni di dollari per la ricerca. Il proposito è estrarre minerali rari ormai indispensabili per l’alimentazione di centinaia di milioni di veicoli elettrici e batterie massicce che immagazzinano potenza.
In Groenlandia è caccia al nuovo tesoro: il cobalto. Una squadra di trenta persone tra geologi, geofisici, piloti di elicotteri, meccanici e cuochi – sfruttando la delicata fase dello scioglimento dei ghiacciai – si è stanziata nella zona delle colline e delle valli dell’isola di Disko e della penisola di Nuussuaq. È qui che si crede passi l’energia green dei paesi occidentali che si starebbero organizzando in prospettiva di un futuro più rinnovabile.
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Qual è il ruolo della Cina
La Cina però rappresenta una minaccia per il crescente controllo sulle catene di approvvigionamento di litio e cobalto. La Repubblica popolare cinese infatti detiene il 72% di riserve di cobalto, diritto esclusivo eretto dal possedimento di buona parte delle miniere in Congo (produttore fino al 62% del fabbisogno mondiale). Oltretutto Pechino non sembra abbia limitato le sue mire al solo continente africano; infatti, lo sguardo al momento parrebbe indirizzato a Giacarta. Huayou Cobalt nei mesi precedenti ha di fatto annunciato il proposito di investire 1,28 miliardi di dollari per l’estrazione di cobalto proprio in Indonesia.
Gli USA non possono rimanere con le mani in mano: entro il 2030 oltre la metà dei nuovi veicoli in commercio saranno elettrici. La ricchezza naturale della Groenlandia in questa prospettiva potrebbe essere di grande aiuto: «stiamo cercando un giacimento di nichel e cobalto che sarà il primo o il secondo più significativo al mondo» ha dichiarato alla Cnn Kurt House, Ceo di Kobold Metals.
Con estrema certezza i ricchissimi che stanno investendo in questo progetto potranno accrescere ancora di più le loro risorse economiche. Di fatto la transizione ecologica si prospetta come l’ennesima deriva capitalistica, per cui “profitto” sembra essere la sola parola d’ordine.
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