L’assemblea di Generali, che si è svolta questa mattina al Generali Convention Center di Trieste, si è conclusa con la conferma del presidente Andrea Sironi e l’amministratore delegato Philippe Donnet, che rimarranno nel Cda per un altro triennio. In sala, subito dopo l’annuncio, è scoppiato un lungo applauso, che ha coronato l’inizio del quarto mandato dell’Ad.
I soci di Generali hanno votato sostenendo la lista di Mediobanca con il 52,383% del capitale presente in assemblea a favore, per cui 10 consiglieri saranno assegnati alla sua lista e 3 a quella di Caltagirone a cui invece è andato il 36,8% dei voti a favore, mentre la lista presentata da Assogestioni ha ottenuto il 3,67% e non ha diritto ad alcun consigliere, in quanto la percentuale è sotto la soglia del quorum. Alla votazione era presente il 68,77% del capitale sociale e, considerando questo come un totale, si calcola che Mediobanca è stata sostenuta da circa il 36% del capitale, mentre Caltagirone dal 25,36%.
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Il presidente Andrea Sironi ha letto pubblicamente il risultato dopo aver controllato i conti dei voti, confermando quindi la sua nomina e quelle di Clemente Rebecchini, Philippe Donnet, Luisa Torchia, Lorenzo Pellicioli, Clara Hedwig, Frances Furse, Antonella Mei-Pochtler, Patricia Estany Puig, Umberto Malesci, Alessia Falsarone, provenienti dalla lista Mediobanca, e quelle di Flavio Cattaneo, Marina Brogi e Fabrizio Palermo per la lista di Caltagirone.
L’assemblea di Generali a Trieste
La partecipazione di questa mattina all’assemblea di Generali è stata considerata da record, con la presenza di 650 azionisti. La lista presentata da Mediobanca è quasi del tutto identica a quella presentata tre anni fa, a parte per un nome assente dal board uscente. Questo è stato infatti sostituito da Fabrizio Palermo, ovvero l’attuale amministratore delegato di Acea ed ex guida di Cassa depositi e prestiti. La lista di Assogestioni, invece, era composta da Roberto Perotti, Francesca Dominici, Anelise Sacks e Leopoldo Attolico.
L’assemblea, oltre al rinnovo del Cda, è stata chiamata a votare il bilancio 2024 di Generali, che si è chiuso con 7,3 miliardi di risultato operativo e 3,77 miliardi di utile netto, e la relazione sulla remunerazione. Il bilancio è stato approvato con l’89,9% del capitale presente in assemblea e con il 10,05% di astenuti. Il voto contrario è invece pari allo 0,03% dei soci. Presente in sala Walter Minniti, il presidente uscente di Cassa Forense, che non ha rilasciato dichiarazioni, mentre risulta assente Caltagirone, rappresentato dal responsabile Public Affairs Filippo Noto.
Ad aprire l’assemblea un discorso di Philippe Donnet, che ha confermato il raggiungimento e anche il superamento degli obiettivi che Generali si era posta nel 2024, confermando che la società è “la più forte di sempre“. Donnet ha quindi annunciato la sua intenzione di rimanere a capo del gruppo, sottolineando come i risultati degli ultimi nove anni lo abbiano convinto che il lavoro davanti al suo team è ancora lungo e remunerativo.
“Mi aspetto di raggiungere target ancora più ambiziosi rispetto a quelli del piano precedente“, ha sostenuto, parlando di una remunerazione con una crescita a doppia cifra del dividendo per azioni, che potrebbe portare a oltre 7 miliardi di euro in dividendi cumulativi. Inoltre, il prossimo obiettivo sarebbe quello di mettere in atto circa 1,5 miliardi di euro di riacquisto di azioni proprie, comprendendo anche il piano di buyback, dal valore di 500 milioni di euro.
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