E’ un destino infelice quello delle centinaia di migliaia di embrioni congelati in Italia. Una stima ne conta circa 176.407, un dato preoccupante che farebbe diventare il nostro Paese una delle più grandi “banche” di organismi in via di sviluppo di Europa.
La storia potrebbe però star per cambiare, poiché al al Ministero della Salute e della Famiglia si sta lavorando ad una nuova proposta di legge per l’adozione di queste potenziali “vite sospese”.
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Embrioni, la crioconservazione
La crioconservazione degli embrioni, ovvero il congelamento degli ovuli già fecondati (quindi già avviati al processo della gravidanza), è una pratica largamente effettuata in Italia; in questo modo molte coppie possono conservare gli embrioni in vitro per future procreazioni o per evitare eventuali patologie che possono colpire la madre o l’organismo in via di sviluppo. In ogni caso questi embrioni restano sospesi, immersi in azoto liquido a – 197 gradi.
Embrioni, il problema dell’abbandono e la legge 40 sulla pma
Un embrione è definito abbandonato quando la coppia che li deposita produce una rinuncia scritta a futuri impianti o quelli per i quali vi è impossibilità a reperire da più di un anno la coppia di genitori.
Il problema però in Italia è che secondo le stime più di tremila vengono congelati e poi abbandonati. A questi si aggiunge anche l’enorme numero di embrioni depositati perché sospetti di essere affetti da patologie e per i quali è impossibile farne un censimento
La legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita regola questa materia, enunciando chi può accedere a questa pratica, ovvero solo le coppie infertili o sterili, escludendo i single, gli omosessuali, ma anche chi ha problemi a procreare fuori dall’infertilità o la sterilità. Per di più vi è il più rigoroso divieto ad utilizzare gli ovuli fecondati e congelati per fini di ricerca.
Perciò il destino di questi embrioni in Italia è quello di rimanere congelati per sempre, non essendoci una “data di scadenza” degli embrioni; basti pensare che in Inghilterra ne venne scongelato uno dopo 20 anni.
La proposta di legge, l’adozione degli embrioni
La proposta di legge del Ministero della Salute e della Famiglia darebbe una svolta a questo problema, consentendo anche alle coppie che cercando di avere un figlio di realizzare questo desiderio.
La proposta di legge mira a modificare le regolamentazioni della legge 40, consentendo a chi ne abbia desiderio di poter adottare questi embrioni abbandonati. Secondo Maria Rosa Campitello, a capo del Ministero della Salute, questo è “un grande atto di solidarietà” verso gli embrioni e verso le coppie che non possono avere figli.
Proposta di legge, le parole dell’esperto e del ministro Campitello
Secondo Francesco Gebbia, ginecologo e direttore della clinica pma IVI di Roma, “Finalmente si prende in considerazione il problema degli embrioni congelati in Italia” un problema molto grave che ha creato un “limbo” per tutti questi organismi in via di sviluppo “destinati a rimanere inutilizzati nelle cliniche”. Gebbia continua dicendo “Questo rappresenta una grandissima limitazione per il progresso scientifico, e da un punto di vista etico, sminuisce il valore di questi embrioni”; Gebbia ritiene poi che l’Italia sia molto arretrata in campo di pma rispetto ad altri paesi come Spagna, Gran Bretagna o U.S.A.
Campitello e Meloni parlano già di uno stanziamento di 3 milioni e mezzo di euro per le campagne di informazione sui test di riserva ovarica. Spiega il ministro della Salute “Sono segnali forti, che fanno pensare che qualcosa si stia muovendo”. Secondo Campitello, infatti, se la proposta di legge venisse accolta l’Italia potrebbe recuperare quel gap creatosi in materia di pma, che la separa dal progresso delle altre nazioni europee in questo campo.
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