Porta a porta ricorda Papa Francesco ma solo con uomini e critiche: la polemica

In occasione della morte di Papa Francesco è andata in onda una puntata di Porta a Porta che però non ha omaggiato con belle parole il pontefice. Sui social non sono mancate le polemiche, ma soprattutto: perché gli ospiti erano tutti uomini?

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Lunedì 21 aprile è andato in onda uno speciale su Papa Francesco di Porta a Porta, ma la trasmissione è stata fortemente criticata per la maniera in cui è stata gestita. Infatti il conduttore ha invitato in studio soltanto uomini per parlare del pontefice ed ognuno di loro ha mosso molte critiche nei confronti di Bergoglio, anziché commemoralo con parole di affetto.

In tanti, in queste ore, si chiedono come mai non sia stato dedicato dello spazio ad una donna e soprattutto se quello fosse il contesto ed il momento giusto per esprimere i propri dubbi nei confronti di Papa Francesco.

La critica del Cda Roberto Natale a Porta a Porta

Roberto Natale, consigliere di amministrazione Rai, ha sottolineato quanto non gli sia piaciuto il modo in cui Bruno Vespa ha condotto la trasmissione. Ciò che ha lamentato di più è l’assenza di una presenza femminile: “Neanche si trattasse di un conclave, lo Speciale dedicato alla morte di Papa Francesco ha messo a confronto – come già altre volte è capitato a Bruno Vespa – solo e soltanto competenze maschili“.

Esclusivamente gli uomini hanno potuto dire la loro sul pontificato che, al contrario, ha dato molto spazio alle donne“, si legge ancora. Natale ha voluto sottolineare che da anni la Rai si sta impegnando per la parità dei sessi nel mondo lavorativo, eppure quell’immagine di uno studio tutto al maschile mostra, nei fatti, l’opposto: “La foto tutta al maschile dello studio di Vespa, che da ieri sera gira sui social, manda un segnale totalmente opposto e rischia di offuscare anni di lavoro. La Rai non può permetterlo: l’impegno ad un’equa rappresentanza dei generi deve valere per tutti“.

Porta a Porta ricorda (male) Papa Francesco: le critiche

Papa Francesco aveva aperto la Chiesa alle donne, ma da Vespa a parlare di Francesco ci sono 8 uomini per 8 poltrone“, ha scritto Nino Cartabellotta, sorpreso dal fatto che non sia stata invitata nemmeno una donna in studio.

Da questo punto di vista Papa Francesco, in questi anni, è stato molto aperto nei confronti delle donne, cercando di dare loro più spazio e figure più di rilievo all’interno del mondo evangelico. Eppure, per un momento così importante, Vespa ha deciso di ascoltare solo voci maschili.

Papa Francesco è ancora caldo, iniziano le trasmissioni commossi, si esprimono col pathos di chi ha perso un parente e poi finiscono con parlare di conclave e di papabili facendo un gossip che manco lieta novella 2000…”, ha scritto qualcun altro, contestando fortemente il modo in cui è stata portata avanti la trasmissione.

Inoltre, un’altra critica mossa a Vespa riguarda il modo in cui è voluto andare contro le parole e gli insegnamenti che ha sempre portato avanti Papa Francesco, ciò in merito alla guerra tra Israele e Palestina.

Infatti, mentre il Pontefice ha sempre criticato “il genocidio che Israele fa nei confronti di Gaza“, Vespa, in trasmissione, ha ribadito che non è d’accordo con queste parole “perché l’unico genocidio è quello contro gli ebrei durante il nazifascismo“.

Il conduttore è stato molto criticato: era quello il contesto giusto per aprire un dibattito politico importante che sminuisce le parole e gli insegnamenti di Papa Francesco? Nonostante ciò, Porta a Porta andrà in onda anche questa sera al posto di Affari Tuoi.

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