Nel momento più triste per tutta la Chiesa di Roma, i fedeli di tutto il mondo si raccolgono in preghiera per piangere papa Francesco scomparso il Lunedì dell’Angelo e lo ricordano come un Papa nuovo, unico nel suo genere, che si è spinto dove nessun pontefice si era mai spinto: ed è proprio per questo motivo che oggi Bergoglio è così ricordato da tutti, o meglio quasi tutti. In questi giorni di lutto, infatti, non mancano i cosiddetti haters che, specialmente sul web, diffondono il loro malcontento verso il compianto Francesco.
Papa Francesco, il post di Taylor Greene
L’hater che più si è fatta notare, almeno per ora, è la deputata americana repubblicana Taylor Greene. Sul suo profilo di X la donna avrebbe postato un messaggio proprio ieri in cui afferma che gli ordini mondiali stanno cambiando, mentre esulta per la morte del Santo Padre perché “il male viene sconfitto per mano di Dio”. Il messaggio provocatorio è stato aspramente criticato da moltissimi utenti, sia per il poco rispetto avuto nei confronti del pontefice e della Chiesa, sia perché Taylor Greene si professa fervente cristiana cattolica e per chi la ha attaccata questo non sembrerebbe un comportamento coerente.
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Il messaggio potrebbe essere derivato da alcuni dissapori che la deputata avrebbe provato verso alcuni messaggi del pontefice, specialmente sul tema dei migranti di cui Bergoglio si faceva strenuo difensore, denunciandone in tutto il mondo le terribili condizioni. Il Papa argentino, come egli stesso ricordava, era figlio di migranti. Taylor Greene però si è fatta portavoce ancora una volta di quel mondo Maga profondamente reazionario, fatto anche di posizioni estreme.
Papa Francesco e i suoi “nemici”
La deputata americana però non è la sola a provare qualche rimostranza nei confronti del pontificato di Francesco. Spesso lo stesso Santo Padre ha ricordato di molti episodi di odio verso la sua persona da parte di alcuni fedeli, comportamenti sfociati anche in minacce di morte come lui stesso ha raccontato.
in verità, sembrerebbe che molti haters si trovino proprio al Vaticano, fra laici, preti ma anche cardinali, gli stessi che lo avevano votato nel 2013. Ad averlo criticato sarebbero i prelati, e non, che non hanno mai visto di buon occhio il suo messaggio di novità per la Chiesa cattolica, in merito alle le sue posizioni di accoglienza verso gli omosessuali, i divorziati, i risposati, che lo ha trasformato dal Papa del clero all’essere il papa dei popoli.
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