Papa Francesco, Jorge Bergoglio, è deceduto questa mattina alle 7:35. Il messaggio, letto nella Cappella di Santa Marta dal cardinale Kevin Farrell, non ha però specificato le cause del decesso del Pontefice. Queste sono state rese note alle 20, certificate dal Direttore della Direzione Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano, il professor, Andre Arcangeli, il quale ha riferito che il Pontefice è deceduto a causa di un ictus cerebrale, che lo ha fato sprofondare in un coma irreversibile, fino ad un collasso cardiocircolatorio. Questo quanto trascritto anche nel certificato di morte firmato dal Direttore Arcangeli.
Il testamento di Papa Francesco: “Seppellitemi in terra”
“Miserando atque Eligendo. Nel Nome della Santissima Trinità. Amen“. Questo, l’incipit del testamento di Papa Francesco che è statao diffuso dalla Sala Stampa vaticana insieme alle cause del decesso del Pontefice.
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Datato “Santa Marta, 29 giugno 2022“, il testo esprime solamente le volontà del Santo Padre in merito alla sua sepoltura, “sentendo che si avvicina il tramonto della mia vita terrena e con viva speranza nella Vita Eterna, desidero esprimere la mia volontà testamentaria solamente per quanto riguarda il luogo della mia sepoltura“.
“La mia vita e il ministero sacerdotale ed episcopale ho sempre affidato alla Madre del Nostro Signore, Maria Santissima. Perciò, chiedo che le mie spoglie mortali riposino aspettando il giorno della risurrezione nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore“, spiega Papa Francesco esprimendo il desiderio “che il mio ultimo viaggio terreno si concluda proprio in questo antichissimo santuario Mariano dove mi recavo per la preghiera all’inizio e al termine di ogni Viaggio Apostolico ad affidare fiduciosamente le mie intenzioni alla Madre Immacolata e ringraziarLa per la docile e materna cura“.
Una preferenze che era stata più volte nominata dallo stesso Pontefice in diverse occasioni. Quindi, invece di essere sepolto come tutti i Papi del Novecento nelle Grotte Vaticane, Papa Francesco ha indicato che la sua bara sia fuori dal Vaticano, in una cappella sulla navata sinistra della Basilica di Santa Maria Maggiore, a lui particolarmente cara.
Il fondatore dell’ordine dei gesuiti, cui Bergoglio apparteneva, Sant’Ignazio di Loyola, ha celebrato la sua prima messa nel Natale del 1538, inoltre rappresenta un luogo dove Papa Francesco si recava in occasione di ogni viaggio all’estero, per pregare la Madonna Salus Popoli Romani, salvezza del popolo romano, di cui era devoto e non lontano dalla quale sarà sepolto.
Inoltre, nel testo Bergoglio chiede che “la mia tomba sia preparata nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza della suddetta Basilica Papale come indicato nell’accluso allegato“. Il sepolcro, dunque, deve essere “nella terra; semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione: Franciscus“.
Per quanto riguarda le spese per la preparazione della sepoltura, il Papa specifica che saranno coperte con la somma del benefattore da lui disposto, da trasferire alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore e di cui ha provveduto dare opportune istruzioni a Mons. Rolandas Makrickas, Commissario Straordinario del Capitolo Liberiano.
“Il Signore – conclude il testamento – dia la meritata ricompensa a coloro che mi hanno voluto bene e continueranno a pregare per me. La sofferenza che si è fatta presente nell’ultima parte della mia vita l’ho offerta al Signore per la pace nel mondo e la fratellanza tra i popoli“.
Le esequie
I funerali di Papa Francesco si celebreranno fra venerdì e domenica. Il Collegio cardinalizio sarà chiamato ad esprimersi nella decisione di una data per i funerali, che secondo norme devono cadere tra il quarto e il sesto giorno dopo la data del decesso. Questa sera verranno apposti i sigilli alla camera di Papa Francesco presso la residenza vaticana di Casa Santa Marta.
Il Conclave
Invece, per quanto riguarda l’elezione del successore del Pontefice, è stato reso noto che il Conclave si svolgerà tra il 5 e il 10 maggio. Secondo l’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, il testo liturgico che definisce le regole e le modalità di cosa avviene dopo la morte di un Pontefice, il Conclave si svolge infatti tra il 15esimo e il 20esimo giorno dalla morte del Papa. Secondo quanto si apprende, però, questo potrebbe anche essere anticipato.
Le celebrazioni del Giubileo, invece, queste proseguiranno ma sono state invece bloccati i processi per la canonizzazione di Carlo Acutis. Risulta invece annullata la festa musicale al Circo Massimo, prevista per il 26 aprile alle 17. “In unità con tutto il popolo di Dio, la Chiesa cattolica e il mondo intero, nel dolore ci uniamo in preghiera per la scomparsa del Santo Padre Papa Francesco“, si legge infatti in una nota del Dicastero per l’Evangelizzazione nella quale si comunica che invece il Giubilei per degli Adolescenti è confermato.
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