Giornata della Terra 2025: in Italia cresce l’attenzione allo spreco alimentare e al consumo energetico

Il 22 aprile sarà anche in Italia una giornata di sensibilizzazione alla questione ambientale e alla sostenibilità alimentare

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Il 22 aprile il mondo celebrerà la Giornata della Terra e l’Italia si prepara a fare i conti con un tema sempre più urgente: lo stretto legame tra spreco alimentare e crisi energetica. Secondo gli ultimi rapporti, il nostro Paese getta via ogni anno circa 4 milioni di tonnellate di cibo, un fenomeno che nasconde un paradosso ancora più preoccupante. Quello che finisce nella spazzatura non sono solo alimenti, ma anche l’enorme quantità di energia necessaria a produrli, trasformarli e distribuirli.

Le stime rivelano che per ogni tonnellata di cibo sprecato si consumano inutilmente oltre 1.000 kWh di elettricità, equivalenti al fabbisogno mensile di una famiglia media. Se si considera l’intera filiera agroalimentare, dagli campi alla distribuzione, lo spreco alimentare arriva a pesare per circa il 6% del consumo elettrico nazionale. Numeri che spiegano perché sempre più esperti considerano la lotta agli sprechi una priorità ambientale oltre che economica.

Giornata della Terra, le iniziative in Italia

In vista della Giornata della Terra, diverse iniziative stanno coinvolgendo cittadini e imprese. Molti supermercati e ristoranti hanno aderito a progetti anti-spreco, introducendo sconti su prodotti vicini alla scadenza o proporzioni ridotte nei menu. Parallelamente, le app per il recupero del cibo invenduto registrano un boom di download, con un incremento del 30% rispetto allo scorso anno. Anche il mondo della scuola è sceso in campo con laboratori didattici che insegnano ai più giovani come conservare gli alimenti e riutilizzare gli avanzi in cucina.

Diverse regioni hanno già adottato linee guida per la ristorazione collettiva, dalle mense scolastiche agli ospedali, con l’obiettivo di migliorare la pianificazione delle quantità e favorire il recupero delle eccedenze. Sul fronte agricolo, si moltiplicano le sperimentazioni tecnologiche: sensori nei campi per ottimizzare i raccolti, sistemi di stoccaggio più efficienti, packaging innovativi che allungano la vita dei prodotti.

Cosa possono fare i cittadini?

Ma cosa possono fare concretamente i cittadini nel quotidiano? Gli esperti suggeriscono alcune strategie semplici ma efficaci. Prima tra tutte, acquistare solo ciò che serve realmente, resistendo alla tentazione delle offerte promozionali che spesso portano a comprare più del necessario. Altro accorgimento cruciale riguarda la corretta conservazione degli alimenti, che può significativamente allungarne la durata. Infine, il riutilizzo creativo degli avanzi in cucina si rivela un’arma potente per ridurre i rifiuti organici.

Mentre si avvicina la Giornata della Terra, il messaggio che emerge è chiaro: ridurre lo spreco alimentare non è più solo una questione di risparmio economico, ma un tassello fondamentale nella lotta per la salvaguardia del pianeta. Con un impegno condiviso tra istituzioni, aziende e cittadini, l’obiettivo di dimezzare gli sprechi entro il 2030 – come previsto dall‘Agenda ONU per lo Sviluppo Sostenibile – potrebbe trasformarsi da ambizione a realtà concreta. La sfida è aperta, e il 22 aprile rappresenterà un’occasione importante per fare il punto sui progressi compiuti e su quanto ancora resta da fare.

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