Fra messaggi di speranza e visite a sorpresa, papa Francesco continua a stupire. Sembra che le lunghe settimane all’ospedale Gemelli di Roma non abbiano intaccato la vigorosa forza d’animo del pontefice, che, nei giorni più importanti dell’anno liturgico ovvero quelli del periodo pasquale, ha ripreso quasi tutte le sue attività, nonostante le difficoltà legate alla convalescenza dalla polmonite bilaterale che lo ha colpito a febbraio. La sua agenda, di nuovo fitta di impegni, è ancora in continuo cambiamento, poiché la salute del papa è comunque cagionevole e dovrà essere lo stesso tenuto sotto controllo.
Papa Francesco, la visita al policlinico Gemelli
Nella giornata di ieri, Papa Francesco ha incontrato i medici del policlinico Gemelli dove era stato ricoverato. Il Santo Padre ha espresso la sua gratitudine verso tutto il personale che lo ha curato, e accudito, nei giorni della degenza. Nel clima sereno e cordiale il Papa ha manifestato anche la sua soddisfazione verso la gestione dell’ospedale, che ha un “ottimo servizio” e parlando ad Elena Beccalli, rettrice dell’Università Cattolica, ha affermato che “quando comandano le donne le cose vanno”.
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Infine, il presidente del C.d.a. della Fondazione Gemelli ha invitato il papa a tornare in ospedale non come degente, ma come visitatore per tutti i pazienti in difficoltà e le loro famiglie, per portare loro qualche parola di conforto e di speranza.
Papa Francesco, la messa del Crisma “uscite dal clericalismo”
Gli impegni di papa Francesco non si fermano ancora. Nella mattina è riuscito a partecipare all’importante messa del Crisma, dove il vescovo di Roma normalmente consacra l’olio dei catecumeni e l’olio degli infermi in vista delle celebrazioni pasquali. Il rito è una tradizione fondamentale cristiana, alla quale prendono parte 1800 sacerdoti e circa ottanta alte cariche clericali, come cardinali e vescovi.
In questa occasione, durante l’omelia, il Papa ha voluto lanciare un messaggio proprio a questi ultimi, invitandoli a rinnovare la Chiesa cattolica uscendo da quel clericalismo che può allontanarla dai popoli, in particolare dalle nuove generazioni. Preti, vescovi, cardinali, dovrebbero secondo il Papa vivere non cercando il consenso ma cercando sempre di annunciare la speranza, specialmente in questi tempi di atroci conflitti e che non devono mai scoraggiare i “pastori di popoli” della Chiesa cattolica.
Papa Francesco al carcere di Regina Coeli
Il santo padre ha poi voluto rinnovare la tradizione di passare il Giovedì Santo con alcune persone in difficoltà, ed infatti, alle 16 di oggi, il papa arriverà nel carcere di Regina Coeli, dove ha espressamente deciso di trascorrere il Giovedi di Pasqua. Il pontefice aveva fatto la sua ultima visita nell’istituto di detenzione nel 2018, ed in quell’occasione celebrò una messa straordinaria, in cui aggiunse anche la “lavanda dei piedi” di 12 detenuti, ma questa volta potrebbe limitarsi soltanto ad una preghiera con detenuti e alla consegna di alcuni vangeli.
La visita del papa nel carcere di Regina Coeli è molto importante, perché si inserisce in un momento molto critico e delicato per tutte le carceri italiane, sovraffollate e caotiche, essendoci nel nostro paese anche un alto tasso di suicidi di detenuti, secondo il rapporto di Antigone, oltre alle numerose e recenti rivolte, come quelle di Cassino del 14 aprile e di Piacenza il 15.
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