Un omicidio ha smosso il mugello: un uomo di 41 anni, cittadino di un Paese africano, è stato fermato a Ferrara con l’accusa di rapina. Durante l’interrogatorio con gli agenti avrebbe confessato di aver ucciso e seppellito un uomo a Mugellino, località toscana nella provincia di Firenze. Secondo quanto riportato da La Nazione, il corpo ritrovato sarebbe di Federico Perissi, una guardia giurata fiorentina di 45 anni.
Il presunto assassino ha successivamente indicato il luogo preciso in cui ha nascosto il cadavere, un’area isolata nei pressi del lago di Bilancino, sempre nel mugello. Su come e perché l’uomo sia stato ucciso è ancora tutto da chiarire, però quel che è certo è che Perissi e il senegalese si conoscevano ed erano in auto insieme il giorno del presunto omicidio.
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Si erano perse le tracce nei giorni scorsi e le ricerche del 45enne erano già in corso da parte degli investigatori di Ferrara. Gli amici e i colleghi di lavoro avevano già lanciato un disperato appello: “Con grande preoccupazione comunichiamo che da oltre 24 ore non si hanno notizie di un nostro collega, Rappresentante della Regione Toscana Sav, Federico Perissi guardia giurata in servizio nella regione. Invitiamo chiunque abbia informazioni utili a mettersi in contatto con le forze dell’ordine”.
La ricostruzione dell’omicidio
Nella notte tra il 14 e il 15 aprile, seguendo le indicazioni del senegalese, la polizia di Ferrara con il supporto dei colleghi della squadra mobile di Firenze, ha iniziato le ricerche al buio e sotto la pioggia battente. Ed effettivamente è stato rinvenuto un cadavere sepolto nella terra e nel fango, sotto un cavalcavia e in una zona appartata vicino alle sponde del lago.
All’interno del veicolo su cui sembra stessere viaggiando Perissi e il senegalese, è stata successivamente scovata una valigia, dettaglio che ha sollevato interrogativi sulla destinazione e sul motivo dell’incontro. Le dinamiche esatte dell’omicidio sono ancora oggetto di indagine, ma dalle informazioni riportate da La Nazione, Perissi sarebbe stato colpito più volte e, secondo gli investigatori, molto probabilmente il senegalese gli avrebbe sparato.
Resta da chiarire se la pistola della guardia giurata, che non era in servizio quella sera, sia stata usata dall’assassino o se l’arma fosse di sua proprietà. Dopo aver ucciso Perissi e seppellito il corpo, il senegalese avrebbe imboccato l’autostrada in direzione nord, fino a finire fuori strada in un incidente nelle vicinanze di Bologna, in cui l’auto è precipitata in un burrone. A seguito di questo reato è stato raggiunto e fermato dalla polizia locale, e durante l’interrogatorio, avvenuto di notte, ha confessato l’omicidio.
Il killer accusato del delitto non sarebbe nuovo né alle forze dell’ordine né per comportamenti violenti. Secondo La Nazione, difatti, risulterebbe essere lo stesso individuo arrestato alcune settimane fa a Firenze per un tentativo di sequestro di persona presso un locale notturno nella zona di Novoli. Il tentativo è stato sventato grazie allora prontezza di un addetto alla security e all’intervento tempestivo delle volanti della questura fiorentina.
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