Solo un mese fa, Meta ha lanciato la sua personale Intelligenza Artificiale, inserendola nel nuovo aggiornamento delle sue App più famose. Messenger, Instagram e Whatsapp sono state dunque dotate della nuova tecnologia generativa, al fine di rendere l’esperienza dell’utente più unica e soprattutto semplice. Ora, però, nella consapevolezza dell’evoluzione sempre più veloce di questo settore, Meta è pronta a chiedere ai suoi utenti di partecipare al processo di istruzione di queste intelligenze artificiali.
La società di proprietà di Mark Zuckerberg ha infatti annunciato che da questa settimana coloro che sono iscritti almeno ad una delle piattaforme sopra citate riceveranno una e-mail che annuncerà loro come nel prossimo futuro Meta inizierà ad utilizzare i loro dati per addestrare la Meta IA. Il procedimento riguarderà solamente i profili di cittadini 18enne residenti nell’Unione europea e non interesserà invece i minorenni.
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Consapevoli delle preoccupazioni che questa comunicazione avrebbe creato negli utenti, Meta ha deciso di spiegare che in ogni momento sarà possibile opporsi a questa modalità attraverso la compilazione di un modulo. Proprio all’interno della mail che verrà inviata nei prossimi giorni sarà incluso un link che porterà al modulo che permetterà di “opporsi in qualsiasi momento all’utilizzo dei propri dati in questo modo“. Secondo la società, si tratta di un documento che è facile da trovare e da compilare, proprio per evitare di far sentire gli utenti non in possesso della capacità di scelta.
Meta IA pronta all’addestramento: come funziona
Quali sono i motivi che avrebbero spinto Meta ad utilizzare i dati dei suoi utenti per addestrare la sua IA? La stessa società ha deciso di rispondere alla domanda, chiarendo che proprio questo particolare esercizio, permetterà all’intelligenza generativa di “supportare meglio milioni di persone e aziende nell’Ue“, in quanto sarà istruita dalle stesse culture di cui si dovrà occupare. Proprio per questo, quindi, l’addestramento riguarderà solo i dati di utenti con residenza nell’Ue.
In ogni caso, la società americana ha voluto specificare che nessuna informazione proveniente da messaggi privati scambiati con amici o famigliari verranno usati, così come saranno esclusi tutti gli utenti di minore età. Inoltre, è stato chiarito che le uniche piattaforme che parteciperanno all’addestramento saranno Messenger e Instagram, mente WhatsApp sarà esclusa. I dai prelevati e utilizzati saranno solamente quelli scambiati direttamente con l’IA e non quelli relativi all’utilizzo dell’App o alla messaggistica privata.
In sostanza, Meta potrà utilizzare solo i dati provenienti dalle chat degli utenti con Meta IA sulle due piattaforme. Nessun rischio per le chat con amici, famigliari o conoscenti, che invece non potranno essere utilizzate dalla società di Mark Zuckerberg. L’IA, però, sarà implementata sfruttando anche i post e i commenti pubblicati sulle due piattaforme social.
I dubbi sulla nuova mossa di Meta
La novità introdotta da Meta avrebbe creato numerosi dubbi negli utenti interessati. Negli scorsi mesi, infatti, questo stesso progetto è stato attivato in territori extra Ue, causando una serie di problematiche ai suoi utenti. La procedura per opporsi prevedeva infatti l’invio di una comunicazione motivata che poi sarebbe stata presa in considerazione da Meta, che avrebbe potuto accettarla oppure no.
Al momento su quanto accadrà nei prossimi giorni non vi è nulla di certo e bisognerà attendere l’arrivo della comunicazione per comprendere quali saranno i diritti all’opposizione garantiti agli utenti. Inoltre, in molti si sono già chiesti fino a che punto la loro privacy sarà realmente rispettata. Nel caso in cui un utente si fosse opposto alla pratica di prelievo dei dati, ma poi un suo post fosse condiviso da chi non ha inviato il modulo, cosa accadrebbe? Il post verrebbe usato dall’IA oppure no?
Le domande senza risposta al momento sono molteplici, ma Meta sembra farsi forte del parere positivo ottenuto dal Comitato europeo per la protezione dei dati (Edpb) a dicembre, che avrebbe confermato come questo nuovo approccio sia di fatto allineato con gli obblighi legali della società. Resta comunque da capire in che modo reagiranno gli utenti stessi, già provati dalla consapevolezza dell’uso dei loro dati a scopi pubblicitari ed ora sottoposti anche all’addestramento delle Intelligenze Artificiali.
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