Fidarsi è bene e non fidarsi è meglio, nessuno fu mai tristo per le troppe cautele e per la troppa diffidenza. Potrebbe essere questa la linea di fondo intrapresa dalla Commissione europea su cui basa ogni sua mossa da quando la Casa Bianca ha accolto il suo nuovo inquilino, Donald Trump. Più plausibile da quando il Presidente del Stati Uniti ha deciso di imporre i dazi, senza sconti per nessuno, scatenando il più incentro e instabile periodo storico che il mondo abbia mai affrontato dalle dalle Guerre Mondiali.
E così dopo aver cercato di intimorire il tycoon annunciando le possibili misure che verranno applicate contro gli Usa se non venisse raggiunta un’intesa sui dazi reciproci, l’Ue ha deciso di salvaguardarsi anche sul fronte meramente interno. Equiparando gli Stati Uniti alla Cina e alla Russia, la Commissione europea ha introdotto nuove linee guida in merito alle missioni che i funzionari compieranno d’ora in poi in territorio trumpiano.
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Commissione Ue le strette sulle missioni in Usa
Nello specifico, per evitare il rischio di spionaggio, Bruxelles distribuirà telefono e computer portatili usa e getta ai propri funzionari. Una precauzione finora riservata ai viaggi in Cina. Una notizia di cambiamento che è stato diffuso dal Financial Times online citando fonti interne all’esecutivo dell’Ue. Quindi, tutti i commissari e i funzionari che parteciperanno la prossima settimana alle riunioni dell’Fmi, Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale a Washington seguiranno le nuove indicazioni, analoghe a quelle previste per le missioni in Ucraina e nei territori sotto Pechino, dove l’uso dei normali dispositivi non è consentito per arginare il rischio della sorveglianza russa e cinese.
La stretta nei confronti degli Stati Uniti, potrebbe essere nata dal timore dell’Unione di poter rimanere tracciati in questo delicato momento in cui dovrebbero essere intrapresi i colloqui di negoziazione sui dazi reciproci. Una sorta di salvaguardia per evitare che le carte siano scoperte prima di poter essere giocate, come per non lasciare margini di intercettamenti vari che potrebbero far guadagnare campo a Trump scoprendo i piani disegnati dall’Europa. Effettivamente, il commissario Ue per il Commercio, Maros Sefcovic, è impegnato proprio in queste ore a Washington in una nuova tanche di colloqui per scongiurare l’escalation della guerra dei dazi.
L’Ue conferma i timori
“C’è preoccupazione per il fatto che gli Stati Uniti possano accedere ai sistemi della Commissione“, ha confessato un funzionario, confermando quanto ipotizzato. I commissari che si recheranno tra il 21 e il 26 aprile negli Stati Uniti per questi incontri sono Valdis Dombrovskis, Maria Luis Albuquerque e Jozef Sikela. Secondo i funzionari, le linee guida per tutto il personale diretto negli Usa includono la raccomandazione di spegnere i telefoni al confine e di inserirli in apposite custodie schermate nel caso in cui debbano essere lasciati incustoditi.
La Commissione ha confermato che i consigli in materia di sicurezza sono stati aggiornati di recente, ma ha evitato di fornire i dettagli sulla questione.
“La storica alleanza transatlantica è finita“, ha affondato un funzionario Ue, sottolineando il clima segnato da una crescente diffidenza tra Washington e Bruxelles.
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