Dietrofront del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump che ha annunciato una pausa immediata di 90 giorni sui dazi reciproci solo per i Paesi che non hanno risposto con ulteriori dazi. Quindi, la Cina è esclusa dalla sospensione, sulla quale anzi Washington ha alzato ulteriormente le tariffe.
Rimangono dunque le tariffe alla soglia minima del 10% con effetto immediato. Su Pechino invece permane l’ultimo rialzo al 125%. “Considerata la mancanza di rispetto che la Cina ha mostrato nei confronti dei mercati mondiali, con la presente aumento la tariffa imposta alla Cina dagli Stati Uniti d’America al 125%, con effetto immediato“, ha difatti spiegato il Presidente Trump sul suo social Truth. Dopo aver detto che più di 75 Paesi avevano chiesto di negoziare i dazi, Trump ha chiarito di avere “autorizzato una pausa di 90 giorni e una tariffa reciproca sostanzialmente ridotta durante questo periodo, pari al 10%, anch’essa con effetto immediato”.
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Dazi, Wall Street schizza dopo l’annuncio di Trump
L’annuncio di Trump sulla sospensione fa volare Wall Street. Il Dow Jones sale a +5%, come S&P +5,4% e Nasdaq oltre il 6,6%. Mentre, il prezzo di un barile di greggio Brent del mare del Nord viaggia in rialzo dello 0,97% a 63,43 dollari, dopo essere sceso di oltre il 5% durante la sessione e aver brevemente raggiunto il livello più basso dal febbraio 2021. Il suo equivalente statunitense, il Wti, guadagna l’1,17% a 60,28 dollari dopo essere sceso anch’esso di oltre il 5%.
Secondo quanto riferito da Bloomberg, la sospensione di 90 giorni delle tariffe e le negoziazioni con alcuni partner storici del sud-est asiatico (Vietnam, Corea del Sud, Giappone) conferma le parole del segretario Bessent sulla volontà di creare un fronte per aumentare la pressione sulla Cina.
La posizione della Cina
Intanto, però, l’incaricato d’affari dell’Ambasciata cinese in Italia, Li Xiaoyong ha evidenziato la “volontà di cooperazione e di amicizia“, le “grandi opportunità” per le aziende italiane in Cina e per le aziende cinesi in Italia, costruite con “con azioni concrete“, dove “imprenditori cinesi e italiani lavoreranno fianco a fianco” affinché permangano “benefici comuni“,
E’ della stessa linea anche il vicedirettore rappresentanza nazionale del centro di ricerca per lo sviluppo del Consiglio di Stato, Zhuo Xian, che cita Pirelli tra le aziende importanti in Cina “con cui continuare a lavorare per la crescita“. Marco Tronchetti Provera, amministratore delegato dell’azienda Pirelli, sul fronte dei dazi, afferma come “i trattati si fanno trattando“, ribadendo la necessità di “trovare il modo di sederci al tavolo, non rinunciare alle nostre posizioni, ma cercare un punto negoziale“. Bisogna così evitare quello che sta accedendo ovvero, “una rincorsa di vari Paesi verso gli Stati Uniti. Dobbiamo cercare un punto di atterraggio che sia nel nostro e nel loro interesse“. Un interesse che secondo Provera condividono anche gli Stati Uniti, che avranno “la necessità di trovare degli accordi“.
Sui dazi “troveremo un percorso, tutti noi dobbiamo trovare un percorso, perché non si può rimanere per aria così, ma anche Trump può rimanere per aria, perché se i mercati scendono troppo sarà molto difficile governare il Paese”.
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