Colosseo, biglietti introvabili: maxi multa da 20 milioni per Coopculture e 6 società turistiche

L’Antitrust ha emesso una multa molto salata nei confronti di Coopculture e sei operatori turistici, che avrebbero speculato sulla vendita di biglietti per l’entrata al Colosseo

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Nel 2023 Antitrust aveva avviato l’istruttoria per cercare di capire che cosa stesse accadendo al parco archeologico del Colosseo. I biglietti continuavano ad essere indisponibili online, e molti turisti avevano già fatto notare che i pochi biglietti che c’erano avevano un costo molto elevato. Oggi nel 2025 forse sapremo la verità, perché Antitrust ha emesso una multa da 7 milioni di euro nei confronti di Coopculture, la società che si occupa di erogare servizi per musei e biblioteche, compreso il Colosseo, perché si pensa che abbia speculato con altri operatori turistici per vendere i biglietti ad un prezzo maggiorato. Anche verso questi ultimi, sei per la precisione, Antitrust ha emesso severi provvedimenti, ovvero una sanzione amministrativa dal valore totale di circa 13 milioni di euro.

La vicenda

Coopculture si è occupata del servizio di gestione dei biglietti del Colosseo dal 1997 al 2024, occupandosi anche della distribuzione online. Negli ultimi anni però stava diventando sempre più difficile reperire i biglietti, e i pochi che erano in vendita avevano un prezzo troppo alto rispetto a quello normale, e soltanto pochi operatori turistici li erogavano. Tutto ciò ha fatto cominciare ad indagare l’Antitrust, la quale avrebbe scoperto una grave violazione dell’articolo 20 del Codice del consumo riguardo le pratiche commerciali scorrette o false.

Secondo le informazioni raccolte Coopculture avrebbe permesso alle 6 agenzie turistiche, ovvero Tiquets International, GetYourGuide Deutshland, Walks, Italy With Family, City Wanders Limited e Musment, di comprare il maggior numero di biglietti possibile anche tramite metodi automatizzati, ad esempio utilizzando i bot ovvero software programmati per compiere determinate attività e che possono anche assumere l’identità di “compratori”. I titoli acquistati sarebbero stati poi abbinati a servizi aggiuntivi, come salta fila o audioguide, e venduti ad un prezzo più alto di quello di base.

Le sanzioni

Gioisce Massimo Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, che aveva definito la situazione “vergognosa” e “inaccettabile”. Secondo Dona è gravissimo che si speculi sulle tasche dei turisti che visitano il “più famoso monumento italiano”.  Perciò egli concorda pienamente sulle sanzioni emesse dall’Autorità, che raggiungono un totale di 20 milioni di euro. In particolare, GetYourGuide Deutshland dovrà pagare 5,6milioni, mentre Tiquets International 4,3 milioni, le sanzioni più salate. Seguono poi 1,5 e 1,4 milioni rispettivamente verso Musment e City Wanders.  Italy With Family dovrà pagare 48mila euro ed infine Walks solo 30mila

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