Francesco Totti è arrivato questa mattina a Mosca. L’ex capitano della Roma, tra polemiche e critiche, è giunto nella capitale russa per partecipare ad un un evento promozionale di Bookmaker Ratings, il principale portale russo dedicato allo sport e alle scommesse sportive, che si terrà domani e durante il quale riceverà il premio RB Award. La sua presenza nel Paese invasore dell’Ucraina ha ovviamente causato un’ondata di contestazioni da parte di chi ha ritenuto la sua decisione poco corretta e rispettosa.
Contestazioni che però non hanno scalfito l’ex calciatore, il quale ha spiegato di aver accettato l’invito in quanto sportivo e non come personaggio politico. “Da anni vado in tutti i Paesi in cui mi invitano a parlare di sport e non avrei problemi ad andare a Kiev, per le stesse finalità“, aveva infatti chiarito ad Ansa, sottolineando che se la richiesta di non partecipare fosse a lui giunta da un organo competente, allora non avrebbe esitato a disdire la sua partecipazione.
Oggi, a confermare, la presenza del Capitano nella città russa c’è un video pubblicato sui canali social dell’agenzia di scommesse, in cui si vede Totti all’aeroporto di Mosca. In questi giorni nella capitale russa sono poi apparsi numerosi cartelloni pubblicitari su cui campeggia la scritta: “L’imperatore va alla terza Roma“.
Totti a Mosca: la gioia del direttore di Bookmaker Ratings
Ad animare ancora di più la questione, vi sono le dichiarazioni di Asker Tkhalidzhokov, direttore generale di Bookmaker Ratings, che ha sostenuto che la partecipazione dell’ex capitano della Roma è costata all’azienda “una cifra a 6 zeri“. Si tratterebbe, secondo le sue parole, della spesa più alta sostenuta dal porta per l’organizzazione del premio, che è stato istituito nel 2019. Più che la partecipazione del campione, però, Bookmaker Ratings si è detta soddisfatta della pubblicità che inconsapevolmente le è stata garantita dalle polemiche italiane.
“Decine di testate italiane hanno già pubblicato articoli in cui appaiono il nostro logo e quello del premio, e quindi è una campagna pubblicitaria di successo“, ha spiegato il direttore, chiarendo che in passato non vi è stata mai una copertura mediatica tale a quella odierna. Tutta questa attenzione, principalmente negativa, ha però spinto la società a chiedere a Francesco Totti di non partecipare ad alcune attività che avrebbero dovuto svolgersi a Roma. “Se le avessimo realizzate, probabilmente ci sarebbe stato ancora più eccitazione“, ha spiegato il direttore con un certo rammarico, aggiungendo però che il pericolo derivante dalla tensione politica sarebbe stato eccessivo.