Marano, uccide il compagno della ex: manda a lei la foto della vittima e poi si toglie la vita

In poche ore a Napoli sono stati individuati due cadaveri. Il primo a Marano, morto in auto con colpi di arma da fuoco, il secondo in zona dei Camaldoli, che risulterebbe suicida. Le indagini hanno portato a comprendere che le due morti sarebbero collegate: alla base, motivi passionali. Gli investigatori stanno quindi seguendo la pista secondo cui si tratterebbe di un omicidio-suicidio

5 Min di lettura

A Marano, in provincia di Napoli, un uomo è stato ucciso in quella che è stata definita una esecuzione. Mentre si trovava all’interno di un’automobile, al posto guida, la vittima è stata raggiunta da diversi colpi di pistola e sarebbe morta sul colpo. Il tutto consumato poco distante da una scuola per l’infanzia, in un’ora di punta, quella dell’ingresso. Poi a qualche chilometro di distanza quello che è stato considerato essere un suicidio: in una zona isolata del Camaldoli di Napoli, è stato ritrovato un secondo corpo con un colpo alla testa, lungo la strada comunale Montelungo.

Le indagini svolte hanno portato ad identificare il Protagonista dell’episodio di omicidio-suicidio, un 40enne, Andrea Izzo. Una svolta nel caso che ha permesso di ricostruire la dinamica della vicenda.

Marano, la ricostruzione dell’omicidio-suicidio

In sella al suo scooter T-Max, Izzo avrebbe inseguito l’uomo cui era stata legata la sua compagna, Milko Gargiulo, 55 anni, che era a bordo della sua auto, una Bmw, fino a raggiungerlo, per poi aprire il fuoco con la sua pistola regolarmente registrata. Prima di farla finita però il 40enne avrebbe avuto il sangue freddo di compiere un ulteriore inquietante gesto, ovvero inviare alla donna la foto della vittima.

Sul posto sono giunti i Carabinieri per effettuare i rilievi e consentire di procedere con le indagini. Alla base della vicenda quindi motivi passionali. Almeno cinque sarebbero i colpi sparati dall’uomo che si era riavvicinato alla donna dopo una separazione di oltre un anno. Sarebbero stati in particolare alcuni messaggi di Gargiulo trovati sul cellulare della donna ad innescare la violenza. Dopo essersi allontanato per un periodo, Izzo infatti aveva deciso di riallacciare i rapporti con la compagna. Tuttavia nel periodo in cui erano stati separati, la donna si era legata sentimentalmente a Gargiulo.

In più di un’occasione, in passato, Izzo aveva minacciato il 55enne che, intimorito, aveva anche presentato due denunce, entrambe non considerate.

Diversi quindi i colpi sparati contro la vettura con la vittima al volante che non ha avuto il tempo per fuggire. Gli inquirenti hanno rinvenuto almeno cinque fori ben visibili sul parabrezza dell’auto. Mentre, un colpo ha raggiunto il muro della scuola dietro il quale si trova un parco giochi. Un luogo che aggrava quanto accaduto.

Il veicolo con all’interno la vittima si trovava infatti in via Marano-Pianura poco dopo la rotonda di Città Giardino, a poca distanza da una scuola, la “Papa Luciani“. L’episodio avrebbe quindi potuto mettere in pericolo i numerosi minori diretti nell’istituto. Il traffico nella zona è in tilt, a causa dell’intervento dei militari per mettere in sicurezza il posto.

Sul posto sono intervenuti per i rilievi i carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna mentre ai Camaldoli, dove è stato successivamente ritrovato il corpo dell’omicida, sono intervenuti i carabinieri del Vomero. Al momento, quindi le indagini sono sdoppiate. Sull’omicidio di Marano risulta competente la procura di Napoli Nord, mentre le attività investigative inerenti il suicidio consumatosi a Napoli sono delegate alla procura di Napoli. Tra le persone ascoltate dagli inquirenti figura il fratello della vittima.

Non solo Marano, l’agguato del 16 marzo

I fatti di questa mattina potrebbero ricordare quanto avvenuto lo scorso 16 marzo a Napoli, quando un giovane di soli 20 anni è morto a seguito di una sparatoria. Il giovane si trovava in via Santa Teresa degli Scalzi in auto con la sua ragazza. Mentre si avvicinava ad un benzinaio è stato raggiunto da alcuni proiettili che lo avrebbero lasciato in gravi condizioni. A nulla è servita la corsa verso il Pellegrini di Napoli. Le ferite troppo gravi hanno causato la morte del giovanissimo.

++Articolo in aggiornamento++

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo