In libreria “Non farlo”, esordio di Alex Roggero che pone il lettore, con brutale franchezza, davanti alle scelte obbligate della vita quotidiana
“Sono partito perché non avevo un obiettivo, ero impaurito. Non volevo finire a lavorare in un ufficio per 10 ore al giorno, vestito come un coglione con il suo completo “blu impiegato” e una cravatta rossa al collo.”
Tono scanzonato e graffiante, tra il thriller al cardiopalma e la lenta collosità della solitudine malinconica, “Non farlo”, pubblicato nella collana “Le erbacce” di Ortica Editrice, è un libro costruito intorno a una domanda talmente semplice che nessuno è ancora riuscito a trovarle una risposta: si può essere davvero liberi?
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“Homo faber fortunae suae”, recita un’espressione latina, “l’uomo è artefice del suo destino”. Ne siamo proprio sicuri? Con una franchezza spiazzante, reiterata nello stile diretto e crudo, l’esordiente milanese ci fornisce la risposta. E al tempo stesso, a ben guardare, non lo fa.
Perché rispondere vorrebbe dire escludere del tutto una possibilità e, di conseguenza, non esserlo. Un giudizio sospeso che ci mette davanti alle scelte che abbiamo fatto e ci costringe a scendere a patti con l’idea che possiamo essere stati più o meno liberi di compierle, più o meno svincolati dal bisogno di avere tutto e riuscire subito e dal sistema che ha creato questa urgenza.
È nel momento in cui il protagonista scopre che uno dei suoi occhi riesce a vedere nel futuro e ha l’occasione di mettere questa possibilità a disposizione della salvezza del mondo che l’acqua si abbassa intorno al pilone del grande dubbio: cosa è meglio scegliere tra la vita che ci si è costruiti o quella che avremmo potuto avere?
“Non farlo”: la sinossi
“Non farlo parla di scelte. Quelle scelte che nessuno di noi vorrebbe davvero dover compiere nella propria vita. Diventare adulti ad esempio. Adulti veri, con responsabilità, famiglie, figli, polizze vita, lavori a tempo indeterminato, una macchina elettrica e tutte quelle altre cose che piacciono tanto alle mamme o ai dipendenti della banca in cui andrai a chiedere un mutuo. Succede che poi alla fine le persone si rassegnino e finiscano per limitarsi ad accettare tutto questo. O limitarsi ed accettare tutto questo. Oh, quello che va fatto va fatto. O spesso così sembra.
Ma se si potesse scegliere davvero cosa fare della propria vita, al di là di quello che tutti si aspettano da noi, di quello che la società ritiene giusto per noi, cosa potrebbe succedere? Vorremmo ancora aprire quel mutuo con tasso agevolato? Essere davvero liberi è possibile?”
Tra psichedelia e adrenalina, il paragone con le grandi penne
“Non farlo” è un romanzo allucinogeno, impregnato di riferimenti scorrettissimi e colti, che vacilla tra i ritmi downtempo del citato “Soul Food Taqueria” di Tommy Guerrero e le suggestioni dei primissimi Pink Floyd. Un romanzo assurdo e sregolato, come lo è la vita del protagonista, scandita da droghe, sesso e furti per potersi spostare continuamente di luogo in luogo; un romanzo, infine, in cui la realtà e l’allucinazione si fondono, che risucchia il lettore in un intricato vortice di confusione e adrenalina da cui diventa difficile uscire.
Un successo annunciato per gli amanti del genere, benedetto dal paragone con alcune famosissime penne del pulp, come Chuck Palahniuk, Irvine Welsh o Charles Bukowski, che spiana la strada al percorso del giovane scrittore.
“Non sono partito per scappare da qualcosa. L’ho fatto solo per poter essere sicuro che qualsiasi strada avessi scelto sarebbe stata davvero quella che avrei voluto percorrere per il resto della mia vita. Come si può essere sicuri di qualcosa se prima non si provano tutte le alternative possibili?”
Titolo: Non farlo
ISBN: 9788831384834
Autore: Alex Roggero
Dettagli: brossura
N° Pag: 104
Prezzo: 10€
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