Nuovi raid israeliani sulla Striscia. Stamattina diversi attacchi aerei dell’Idf si sono abbattuti su Gaza City, uccidendo almeno sei persone e lasciandone ferite diverse altre. Fra i morti nell’operazione anche il portavoce di Hamas Abdel-Latif Al-Qanoua, una delle ultime figure chiave dell’organizzazione a capo del governo palestinese. A riferire la notizia sono i media vicini ad Hamas.
Le fonti dell’Idf hanno anche rivendicato l’attacco avvenuto durante la notte nel Libano meridionale, nel distretto di Tiro. Nel raid è stato ucciso uno dei leader di Hezbollah, un comandante d’alto rango. Confermato anche l’attacco aereo nel villaggio di Derdghaiya, dove è morto Ahmed Adnan Bajija, comandante di battaglione della forza d’elite Radwan.
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Tajani: “Riprendere al più presto aiuti umanitari a Gaza”
Le condizioni della popolazione nella Striscia sono sempre più drammatiche: a complicare la situazione già grave per i bombardamenti quotidiani anche l’assenza di aiuti umanitari. Proprio ieri l’Unrwa ha denunciato il fatto che dal 2 marzo, dalla ripresa degli attacchi israeliani, nessun convoglio è entrato a Gaza.
“Niente cibo, niente acqua, niente medicine, niente forniture“, ha riassunto Juliette Touma, direttrice della comunicazione dell’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles. Touma ha aggiunto che si tratta dell’ “assedio più lungo che sia stato posto su Gaza” dall’inizio delle ostilità, e ha proseguito: “Tutto questo minaccia la vita e la sopravvivenza dei civili. La gente è assolutamente esausta“.
Anche il ministro degli esteri Antonio Tajani ha sottolineato la necessità di riprendere gli aiuti umanitari in Palestina. “L’afflusso di aiuti umanitari“, ha detto in un intervento alle Commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato, “deve riprendere al più presto“.
Sulle proteste contro Hamas avvenute nei giorni scorsi in diverse zone della Striscia, Tajani ha sottolineato: “Hamas non deve avere alcun ruolo nel futuro della Striscia. Il nostro unico interlocutore continua a essere l’Autorità nazionale palestinese. Le proteste contro Hamas dimostrano che evidentemente abbiamo scelto la strada più giusta“. Il capo della Farnesina ha poi sottolineato che “La priorità dell’Italia per il Medio Oriente è il ripristinino del cessate il fuoco“.
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