Groenlandia, oggi la visita di JD Vance alla base Usa. Putin: “I piani di Trump sono seri”

Il nuovo affondo del presidente Usa sulla questione della Groenlandia torna ad alimentare la tensione e il presidente russo, Vladimir Putin, ha deciso di intervenire nella questione per sottolineare che le minacce di Trump non sono solo "discorsi stravaganti" ma piani da prendere in considerazione con serietà

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Il giorno della visita del vicepresidente Usa, JD Vance, e di sua moglie Usha all’unica base militare statunitense presente in Groenlandia è finalmente arrivato. Dopo giorni di contestazioni e critiche nei confronti dell’amministrazione statunitense, accusata di aver organizzato la visita come una provocazione nei confronti dei cittadini dell’isola, i due americani oggi visiteranno l’ex Thule Air Base, ovvero un avamposto della difesa antimissile statunitense, particolarmente contro la Russia, poiché il percorso più breve dei missili provenienti dalla Russia verso gli Stati Uniti passa per la Groenlandia.

Inizialmente, la visita avrebbe dovuto coinvolgere una delegazione molto più vasta ma, a seguito delle critiche della popolazione, le presenze sono state ridotte ai soli JD e Usha Vance. A rinfocolare la tensione con la Groenlandia, le dichiarazioni di Donald Trump, che ha di nuovo esplicitato, senza mezzi termini, le sue mire espansionistiche sul territorio danese autonomo: Ci serve“, ha detto chiaramente al podcaster Vince Coglianese, parlando alla piattaforma di video online Rumble.

Ucraina, il presidente della Russia Vladimir Putin
Il presidente della Russia Vladimir Putin

Sulla questione è intervenuto il presidente russo Vladimir Putin nella stessa giornata in cui a Parigi si sono incontrati 30 Paesi per discutere del possibile invio di truppe a Kiev nell’eventuale dopo guerra. “Tutti sono ben consapevoli dei piani degli Usa per annettere la Groenlandia“, ha sostenuto il titolare del Cremlino, aggiungendo che sarebbe “profondamente sbagliato” credere che quello di Trump sia solo “un discorso stravagante“. Secondo Putin, infatti, si starebbe parlando di “piani seri da parte degli americani riguardo alla Groenlandia“, che avrebbero radici storiche di lunga data.

Trump: “Annessione Groenlandia è una questione di sicurezza internazionale”

Odio dirlo in questo modo, ma dovremo averla“, ha proseguito Trump lo scorso mercoledì, aggiungendo anche che per gli Stati Uniti si tratta di una questione di “sicurezza internazionale“. Le forti dichiarazioni del presidente arrivano subito dopo il suo intervento sulla tempesta di critiche scoppiate in relazione al prossimo viaggio della delegazione Usa in Groenlandia. La visita non dev’essere letta, spiegava il Tycoon, come una provocazione: tutt’altro. “Si tratta di un segno di pura amicizia“, queste le parole del presidente, che aveva anche sottolineato il fatto che diversi funzionari della Groenlandia hanno chiesto agli Stati Uniti di recarsi nel Paese.

In una nota precedente le polemiche sull’arrivo della delegazione, la Casa Bianca aveva salutato l’iniziativa come un’occasione per “celebrare la cultura e l’unità della Groenlandia“. La notizia non è stata comunque accolta con favore dai maggiori esponenti politici del Paese, che non hanno potuto fare a meno di leggere nella visita degli Stati Uniti una provocazione non poco preoccupante per i rapporti già ai ferri corti tra le due nazioni.

Fra i membri della delegazione figurano Usha Vance, moglie del vicepresidente Usa e il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz. Usha Vance in particolare farà visita a diversi siti storici e assisterà alla gara nazionale di slitte trainate da cani, la Avannaata Qimussersu, e sarà accompagnata da uno dei suoi figli. La permanenza di lady Vance e dei funzionari Usa nell’isola è prevista dal 27 al 29 marzo.

Egede: “Vance e Waltz in Groenlandia? Vogliono dimostrare il loro potere su di noi”

Nonostante gli intenti celebrativi della cultura locale dichiarati nella nota della Casa Bianca, la visita dei delegati statunitensi non è stata accolta affatto con favore dalle personalità politiche groenlandesi, che non hanno mancato di far presente il loro disappunto. L’ostilità nasce chiaramente in relazione alle affermazioni del presidente Trump, che ha più volte manifestato in maniera esplicita le sue mire espansionistiche sull’isola atlantica.

Cosa ci fa il consigliere per la sicurezza nazionale in Groenlandia? L’unico scopo è dimostrare potere su di noi. Così il primo ministro Mute B. Egede in un’intervista rilasciata al quotidiano locale Sermitsiaq, la stessa nella quale ha definito la presenza dei delegati Usa “altamente aggressiva.

Il rischio, sottolinea Egede, è quello di far precipitare nuovamente al minimo le relazioni con gli Stati Uniti, dopo le scorse gravi dichiarazioni di Trump. La semplice presenza dei funzionari nel territorio autonomo danese, continua il primo ministro, “alimenterà senza dubbio la fiducia americana nella missione di Trump, e la pressione aumenterà“.

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