Salvini-Vance: “Guerra contro Meloni sugli Usa? Siamo su scherzi a parte”

Secondo la nota rilasciata dalla Lega, Salvini avrebbe avuto una telefonata della durata di 15 minuti, in cui avrebbe affrontato le possibilità di collaborazione tra Italia e Usa, anticipando anche la volontà di una missione a Washington con imprese e investitori

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Il leader della Lega, Matteo Salvini, continua con la sua posizione ultrapacifista, dicendosi contrario al piano di riarmo di Ursula Von der Leyen e più vicino alle posizioni dello statunitense Donald Trump, che invece sembra intenzionato a proseguire il dialogo con Ucraina e Russia al fine di arrivare ad un cessate il fuoco. Il vicepremier ha però raggiunto un nuovo livello, decidendo di sentire personalmente il vicepresidente degli Usa, JD Vance.

Una telefonata che ha però immediatamente suscitato la curiosità e le malelingue che hanno intravisto in questo rapporto diretto tra Salvini Vance una “guerra contro Giorgia Meloni in tema Stati Uniti”, una sorta di svalicamento dei ruoli del Vicepremier sulla Presidente del Consiglio. Ma, il leader leghista leggendo tale ricostruzione sui quotidiani ha puntualizzato che si tratta di “retroscena inesistenti e surreali“, affondando che “siamo su scherzi parte, non è giornalismo” e invitando a lasciare libera la stampa italiana di fare “il suo mestiere“. “Teniamoci il pragmatismo e la realtà“.

Il leader del Carroccio giustifica l’avvenuta telefonata ricordando di essere il Vicepremier che chiama il Vicepresidente di un altro Paese per parlare di investimenti, “con chi ne dovrei parlare?” se c’è un piano di investimenti miliardario sulla rete infrastrutturale americana, “è mio dovere lavorare per le aziende italiane“.

Secondo la nota rilasciata dalla Lega, Salvini avrebbe avuto una telefonata della durata di 15 minuti, in cui avrebbe affrontato le possibilità di collaborazione tra Italia e Usa, anticipando anche la volontà di una missione a Washington con imprese e investitori, proprio con l’obiettivo di rafforzare la partnership tra i due Paesi. Nel corso del colloquio telefonico, poi, il ministro dei Trasporti avrebbe ribadito l’impegno dell’Italia nel contrasto all’immigrazione illegale e alla difesa del Made in Italy, due fronti che il nostro Paese condividerebbe con gli Stati Uniti.

JD Vance, vice di Trump
JD Vance, vice di Trump

Il volto del Carroccio avrebbe poi dimostrato il suo “totale accordo per arrivare a una pace duratura in Ucraina“, per poi decidere di invitare Vance alle prossime Olimpiadi invernali di Milano-Cortina. Lo stesso vicepresidente Usa ha poi confermato il colloquio, evidenziando la sua volontà di visitare presto l’Italia e ringraziando il nostro Paese per il caloroso benvenuto che ha riservato a sua moglie Usha, giunta a Torino in occasione degli Special Olympics.

In tema di pace, che rappresenta “un bene supremo da cui discende il benessere economico“, Salvini ha ricordato che “quei dieci minuti alla Casa Bianca con Trump, Vance e Zelensky hanno segnato un cambiamento totale del modus operandi“, sostenendo che, senza considerare critiche, “è oggettivo che Trump in due mesi stia facendo più per la pace di quello che altri hanno fatto in anni, anni e anni. Non lo dico perché mi metto il cappellino o la maglietta: è oggettivo“.

Il Vicepremier ha così ribadito l’invito a rimanere vicino a questo “rinnovato clima di disarmo e pacificazione” per “aiutare, accompagnare questo benedetto processo di pace, senza parlare di carri armati o 800 miliardi…” affonda nuovamente sull’Ue.

Le opposizioni non si sono fatte sfuggire l’occasione per criticare la presa di posizione del ministro, con Angelo Bonelli di Avs che ha sottolineato come la telefonata odierna “dimostri ancora una volta che la guerra tra Salvini e Meloni è in pieno svolgimento“. Nello specifico, secondo il portavoce di Europa Verde, Salvini avrebbe scavalcato sia il premier Meloni che il ministro degli Esteri Tajani, decidendo di accreditarsi come interlocutore diretto di Washington.

Salvini: “Anche solo parlare di 800 milioni per le armi è una follia”

Il ministro dei Trasporti ha poi sfruttato l’occasione per dare la sua versione degli eventi e per utilizzare la telefonata con JD Vance per criticare i piani dell’Unione europea. “Mentre Trump e Putin parlano di come tenere a terra i missili, altri parlano di esercito europeo, di spendere 800 miliardi di euro per comprare armi“, ha quindi ribadito Salvini, sottolineando che le intenzioni dell’Unione europea tradirebbero una volontà bellicista invece di una che propende per la pace.

Penso che sia una follia anche solo parlare di 800 milioni per le armi, invece che 800 miliardi“, ha spiegato, sottolineando che il compito del Vecchio Continente dovrebbe essere quello di lavorare per una pace e non per il riarmo dei Paesi membri. “Voglio vedere se qualche commissario europeo manderebbe i suoi figli a combattere“, ha affondato Salvini, ricordando poi i progetti che potrebbero essere terminati o messi in atto grazie ai fondi che la commissione vorrebbe utilizzare per il ReArm Eu.

Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini
Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini

Il vicepremier ha poi smentito la possibilità che le sue posizioni o i suoi strappi possano creare delle problematiche all’interno della maggioranza di governo. “L’esecutivo è stabile ed è unito più che mai. Non riusciranno a farmi litigare con Giorgia“, ha sostenuto nel corso di un incontro a Napoli, durante il quale ha anche voluto chiarire la sua posizione sui dazi Usa. “Il problema per i nostri agricoltori non è arrivato dai dazi di Trump, ma da regole idiote imposte da Bruxelles che hanno massacrato le nostre imprese“, ha sottolineato il ministro, ribadendo che ad oggi “avere buoni rapporti con gli Usa è una cosa buona“.

La telefonata con JD Vance si inserirebbe quindi proprio in questo quadro, ovvero nel tentativo di stabilire un rapporto più solido ed efficace con gli Usa, che permetta all’Italia di godere delle possibilità offerte dall’ombrello di Washington.

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